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GIOVEDÌ 20 AGOSTO 2015 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | I n Campania i protagonisti del turismo culturale restano loro: le città sepolte di Pompei ed Ercolano. Che per una lunga e calda estate sorprendono i visita- tori con inimitabili performance. "La Notte di Plinio" è il titolo del tour notturno che "rapisce" i visitatori di Herculaneum per tra- sportarli nel 79 avanti Cristo, esattamente l'ultima notte prima della grande eruzione. La visita, guidata da esperti archeologi, alterna l'esplorazione del sito archeologico a giochi di date notturne agli Scavi di Pompei, più vasti nell'itinerario, anche se peggio conservati per una serie di danni strutturali che non sono ancora stati risolti. Il tour, in questo caso, parte dalla zona più esterna al circuito fino ad arrivare al tempio di Venere, quindi alla villa imperia- le e alla piazza Esedra. Narrazioni itineranti con reading di passi scelti di Plinio il Giovane, scandiscono il ritmo della passeggiata nella storia, alla luce delle proiezioni che ridanno vita agli antichi graffiti della città. Le voci, intanto, raccontano la senso o nell'altro come squassata dalle fondamenta. Stando però all'aperto v'era da temere la cadu- ta delle pietre pomici, anche se queste sono leggere e porose. Alla fine confrontati i pericoli, fu scelto quest'ultimo partito. Prevalse in mio zio la più ragio- nevole delle due soluzioni, negli altri invece il più forte dei timori. Si misero dei cuscini sul capo e li legarono con fazzoletti: e questo servì loro per protezione contro le pietre che cadevano dall'alto. Mentre altrove faceva giorno, colà era notte, più oscura e più fitta di tutte le altre notti, sebbe- ne fosse rischiarata da fiamme e L a s u gge s t i o n e n o t t u r n a d i Pompei ed Ercolano mare era ancora pericoloso per- ché agitato dalla tempesta. Allora fu steso un lenzuolo per terra e mio zio vi si adagiò sopra, poi chiese più volte acqua fresca da bere. In seguito le fiamme e ricadde presto a terra. Secondo me, l'aria troppo impregnata di cenere deve avergli impedito il respiro ostruendogli la gola[…]. Quando il giorno dopo tornò a risplendere, il suo corpo fu trova- to intatto, illeso, coperto dalle medesime vesti che aveva indos- so al momento della partenza; l'a- spetto era quello di un uomo addormentato, piuttosto che d'un morto". Plinio si era lasciato sedurre dal mistero della natura. Dalla mera- viglia del mondo nonostante quella nube pericolosa in lonta- nanza. Andò incontro alla cata- strofe, per amore, per curiosità, bramosia del sapere. Si fondono, così, i piani tempo- rali, e il visitatore dimentica di essere nel 2015, nella penombra nella notte pompeiana. E quasi inizia a sentire la magia e la pre- carietà del tutto, salvo, poi, ride- starsi stupito di fronte ai calchi degli uomini in fuga che riattua- lizzano la ricerca di salvezza. Completano l'avventura nel mondo antico, gli spettacoli al Teatro Grande: danza e musica classica. Questo insieme alla mostra fotografica dedicata al leggendario Live@Pompei, che ripropone al pubblico del terzo millennio il leggendario concerto dei Pink Floyd del 1971 attraver- so 250 preziosi scatti di Adrian Maben. E per rendere il tour più fruibile ai turisti, la Campania mette a disposizione un nuovo treno: l'Express che parte da Napoli e ferma a Ercolano Scavi, Pompei Villa dei Misteri, per arrivare, dulcis in fundo, nella bella Sorrento in soli 50 minuti. Buon viaggio e Carpe Noctem… luce e proiezioni in 3D che ridanno vita alle antiche atmo- sfere della civiltà classica. Con una sapiente regia poi, si mesco- lano alle guide e ai turisti, attori in costume che, come antiche statue, si animano a poco a poco e danno vita a frammenti dell'ul- tima notte dei protagonisti di quell'avventura tragica della sto- ria. Sono innamorati che aspetta- no l'alba del giorno dopo per confermare la loro promessa di amore eterno, mercanti che discutono di tasse e commerci, schiave che si interrogano sul loro futuro e poeti che interpreta- no versi inneggianti alla preca- rietà del tempo, e a quel Carpe Diem, quell'invito a cogliere l'attimo, che tanto riempie di sé l'epicureo scenario dei luoghi vesuviani. Si arriva, in questa passeggia- ta, fin quasi al mare, sulle grotte che costeggiano la riva, là dove persero la vita quanti cercavano scampo sperando di fuggire all'esplosione di ceneri vulcani- che e lapilli roventi. Ma quest'estate, a bissare il successo della Notte di Plinio, sono riprese anche le visite gui- bagliori. Fu deciso di recarsi alla spiag- gia per vedere da vicino se fosse possibile mettersi in mare; ma il OLGA CIRILLO fine del mondo, e la fine di Plinio il Vecchio, secondo il racconto che il nipote ne fece a Tacito, il grande storico dell'età imperiale: "Intanto su più parti del Vesuvio risplendevano larghe strisce di fuoco e alti incendi, il cui baglio- re e la cui luce venivano aumen- tati dall'oscurità della notte. Lo zio, per liberare gli animi dalla paura, andava dicendo che quelli che ardevano erano fuochi lascia- ti accesi dai contadini nella loro fuga precipitosa, e ville abbando- nate che bruciavano nella solitu- dine. Poi si mise a dormire, e dormì veramente […]. Ma il piano del cortile, a causa della grande quantità di cenere mista a pietre pomici da cui era stato riempito, si era talmente innalza- to che lo zio, se fosse rimasto più a lungo nella camera da letto, non avrebbe potuto uscirne. Svegliato venne fuori e si unì a Pomponiano e agli altri che ave- vano trascorso tutta la notte senza chiudere occhio. Si consul- tarono se dovessero rimanere in casa o tentare di uscire all'aperto: infatti per frequenti e lunghi ter- remoti la casa traballava e dava l'impressione di oscillare in un un odore di zolfo annunciatore del fuoco costrinse gli altri a fug- gire e a lui di alzarsi. Si tirò su appoggiandosi a due schiavi, ma La Notte di Plinio è una visita guidata con attori che rievocano l'ultima notte di vita durante l'eruzione del Vesuvio nel 79 avanti Cristo La suggestione notturna degli scavi pompeiani è un'alternativa alla classica visita archeologica