L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-1-2015

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GIOVEDÌ 1 OTTOBRE 2015 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | U n uomo tiene in braccio un'oca lungo un filare alberato. Un lavoratore di lunga esperienza ha le gambe immerse nell'erba mentre alle s u e s p a l l e g i a c e s e c o l a r e i l paese. Una coppia nella stalla ha appena ammassato il foraggio per le vacche. Un pescatore in barca è pronto a lanciare le reti in acqua. È il mondo agreste di "Reflective Landscape. Il pae- saggio veneto e i suoi produtto- ri", mostra fotografica ospitata a V e n e z i a n e l C h i o s t r o d e l Seminario Patriarcale. Organizzata dalla Fondazione Marcianum in collaborazione c o n V e n i c e t o E x p o 2 0 1 5 , C o n f a g r i c o l t u r a V e n e t o e Università Iuav di Venezia, l'e- sposizione ha raccolto 48 opere realizzate da otto artisti: Fatima LUCA FERRARI n a t o d u r a n t e l a f a s e m a t u r a d e l l ' i n d u s t r i a l i z z a z i o n e , m a legato all'agricoltura e alle sue tradizioni più antiche, che trova n e i n u o v i i n t e r p r e t i d i q u e i mestieri, mai sostituiti dalla tec- nologia, ma piuttosto rinnovati da pratiche e possibilità nuove, una sensibilità e un'attenzione volte a rendere il lavoro motivo di arricchimento del paesaggio. Reflective Landscape propo- ne ritratti di persone che hanno fatto della loro attività un'occa- sione per arricchire di segni e qualità la loro terra, disegnando con cura campi e coltivazioni, restaurando e conservando edi- fici storici, usando creatività e cultura per rinnovare paesaggi antichi e renderli ancora produt- tivi". S c e s o a l l a f e r m a t a d e l l a Salute, mi sono bastati pochi passi lungo l'omonima e ampia F o n d a m e n t a p e r e n t r a r e n e l Chiostro e cominciare il mio viaggio bucolico nel cuore di una realtà di cui si conoscono bene i prodotti finiti, ma assai meno il volto e i teatri naturali di chi li produce. Ora ci sono d e n t r o . S c o r c i . F r a m m e n t i . Botole emotive. Salgono in cat- tedra la campagna veneta e i suoi "primi violini". U n p e r c o r s o e s p o s i t i v o alquanto originale poiché i foto- grafi hanno immortalato i loro la luce. Cambia la sensazione. Echi di quella ruralità così poe- ticamente umana e ben tratteg- giata sullo sfondo delle dispute G u a r e s c h i a n e t r a i l s i n d a c o comunista Peppone e il prete reazionario Don Camillo. Sembra di sentirlo l'odore del latte appena munto. La sen- sazione delle mani appiccicate di miele. L'umidità del mattino. Il sapore acidulo dei primi chic- chi di uva. Pezzi di campi. Apicoltori, pescatori, contadini e fattori. Loro sono ciò che non si vede. Lo r o s o n o q u elli ch e la s er a hanno le mani sporche di terra mentre noi "cittadini" ne godia- mo l'intenso frutto. Dopo una prima visione gen- rale che si lascia trasportare dalle impressioni dei fotografi e dalle sensazioni personali di fronte a quei ritratti, ai volti, ai paesaggi, e una seconda visione più intensa che si ferma sui det- tagli e coglie nella varietà degli scatti la visione d'insieme, il racconto omogeneo, il progetto comunicativo, prendo posizione al centro dello spazio appoggia- to sulla vera da pozzo, lasciando alle pupille il compito di vagare e vagare ancora. Saltando da una foto all'altra, fino a ritrovar- mi nel silenzio totale della natu- ra insieme al mio accalorato respiro e il confuso nitrito di un piccolo pony. E con noi, una nuova storia da scoprire e tra- mandare. Veneto e Venezia R i f l e s s i o n i f o t o g r a f i c h e s u l paesaggio comune Abbadi, Francesco Barasciutti, S t e f a n o B u s a t o , F e r d i n a n d o F a s o l o , A r i a n n a N o v a g a , Giampaolo Romagnosi, Moreno R o c c o S e g a f r e d o e A n g e l o Tassitano. Obiettivo del progetto, ritrar- re produttori attivi nel settore a g r i c o l o , n e l l ' a l l e v a m e n t o e nella trasformazione dei prodotti derivati da tali attività, apparte- nenti a diverse aree geografiche d e l V e n e t o . L e o p e r e h a n n o inteso portare alla luce quegli interpreti solitari e isolati che contribuiscono ogni giorno alla creazione di un valore condiviso e alla costituzione di un patri- monio comune. "L'idea alla base del progetto si fonda su una consapevolezza diffusa: ciò che si consuma deve essere restituito" spiega il prof. Leonardo Ciacci, ideatore e co- curatore del progetto. "Si tratta di un concetto in parte accanto- soggetti (chi a colori, chi in bianco e nero) davanti e dietro. Ed è un cambio di prospettiva davvero notevole. Cambiano i soggetti in primo piano. Cambia "Reflective Landscape. Il paesaggio veneto e i suoi produttori" ha interpretato l'attività agricola come patrimonio paesaggistico comune Uno scatto di Moreno Rocco Segafredo: Il dominio di Bagnoli SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO

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