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GIOVEDÌ 17 MARZO 2016 www.italoamericano.org 44 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Giostra della Quintana a Foligno: vincere per l'onore del Principe o l'amore di una Dama? L a chiamavano Quintana per ricordare il luogo dell'ac- campamento romano depu- tato all'esercitazione dei cavalie- ri. Per i cittadini di Foligno però, la Quintana assunse subito il significato di gioco e nell'Italia rinascimentale divenne un appun- tamento annuale che richiamava migliaia di persone nel borgo umbro. Cavalieri, sfilate in costu- me, mercato e spettacoli di stra- da. L'estate dei fulginati si colo- rava di divise e si caricava di suoni e sapori per poi scivolare, nel Seicento e su suggerimento dei Priori, nei festeggiamenti car- nevaleschi. La prima testimo- nianza documentata della Quintana risale all'anno 1448. E da allora, escludendo cento anni (da metà Ottocento al 1946), la città celebra il suo torneo che mette in competizione i 10 rap- presentanti dei rioni cittadini, lan- ciati al galoppo verso anelli da infilare con la lancia. L'Italia che vive lontano dai riflettori dei grandi tour operator e che difficilmente uno straniero riesce a cogliere attraverso le campagne pubblicitarie interna- zionali, si snoda tra le strade che da Roma portano in poco tempo sulle verdi colline umbre, regno incontrastato della spiritualità e dell'amore per la natura. Fondata dagli Umbri Fulginati, dopo la battaglia del Sentino (296 a.C.) divenne roma- na, con il nome di Fulginium o Fulginia. Situata presso l'incrocio delle vie di comunicazione più impor- tanti dell'epoca (confluenza dei due rami della Via Flaminia, la strada per Assisi e Perugia e la Via Plestina per Colfiorito e le Marche), Foligno è attraversata dal fiume Topino e custodisce nei suoi perimetri due anime: quella industriale e commerciale che la rende il principale centro di comunicazioni dell'intera regio- ne, quella storica che si aggrappa con immutato amore al suo patro- no San Feliciano e alla Giostra della Quintana. Secondo una tradizione locale, Foligno è considerata il centro del Mondo. La città è geografica- mente localizzata al centro della penisola italiana che a sua volta è posta al centro dell'Europa e del Mediterraneo, considerato antica- mente il centro del Mondo. Ancora oggi, entrando in una banca locale in Corso Cavour è possibile notare un cristallo inca- stonato nel pavimento. La banca sorge al posto del Caffè Sassovivo, nei cui locali vi era un biliardo che veniva identificato come il centro della città e per GENEROSO D'AGNESE estensione, del Mondo. Nel 2008 il consiglio comuna- le di Foligno ratificò tale tradizio- ne indicando quale "Centro del Mondo" il "Trivio", un punto centrale posto all'incrocio tra gli antichi Cardo e Decumano del- l'impianto urbanistico romano della città, oggi identificati in Corso Cavour e Via Mazzini. La passeggiata nel "Centro del Mondo" permette di conoscere da vicino i "cuccugnai", termine con cui da secoli vengono identificati i folignati e che rimanda alla civetta. "Guai a quell'uccello che passa tra Foligno e Spello" erano soliti dire i folignati, considerati nel Medioevo esperti nella caccia con la civetta. Per altri storici tale denominazione deriverebbe dai ducati d'oro coniati dalla zecca di Foligno chiamati "occhi di civet- ta. Grandi devoti delle Madonna del Pianto, i folignati custodisco- no un famoso lunario (lunario di Barbanera) ma trovano nella Quintana il loro acme cittadino. La Giostra del 1613, conside- rata l'antesignana dell'attuale ten- zone cavalleresca, fu disputata in occasione del Carnevale e nacque per risolvere la diatriba sulla que- stione se fosse più confacente per un cavaliere vincere per l'onore del principe o per l'amore della dama. Da quella prima edizione sono trascorsi secoli e sono state apportate modifiche al torneo ori- ginario consegnando ai contem- poranei una tra le più conosciute ed apprezzate gare a cavallo ita- liane, tanto da essere indicata come "L'Olimpiade delle compe- tizioni equestri". Dieci cavalieri, riuniti al "Campo de li Giochi", rappresen- tano i dieci rioni della città, che per l'occasione assumono un "Nome finto" (il cavaliere del rione Ammanniti è "Il Gagliardo", Badia ha "L'Ardito", Cassero "Il Pertinace", "Il Furente" per il Contrastanga, "Il Fedele" Croce Bianca, "L'Animoso" Giotti, "Il Generoso" La Mora, "Il Baldo" Morlupo, "Il Moro" Pugilli e "L'Audace" Spada), e gareggiano in armatura in sella ad un cavallo, con lo scopo di infilare i fatidici 9 anelli, 3 per ogni tornata. Ad ogni continua a pagina 45 La giostra della Quintana, che si tiene due volte l'anno a Foligno, è preceduta da un corteo storico con 600 personaggi in costumi d'epoca. Photo: www.quintana.it La Quintana o Olimpiade delle competizioni equestre è una prova di abilità tra dieci cavalieri su tre tornate GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO