L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-31-2016

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GIOVEDÌ 3 MARZO 2016 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | CULTURA ARTE LIBRI PERSONAGGI L'equazione umanistica: Giotto sta all'arte come Dante alla letteratura S pesso si conosce la pittura d i G i o t t o p e r i c i c l i d i a f f r e s c h i r e a l i z z a t i i n luoghi di fama mondiale come la basilica di Assisi o grazie alla sua meravigliosa cappella degli Scrovegni a Padova. Ma Giotto fu molto altro: un m a e s t r o , u n i n n o v a t o r e , u n uomo del suo tempo. Oltre alle tante leggende che hanno con- tribuito a costruirne la fama di inarrivabile interprete della pit- tura, pare sia stato in grado di dipingere in un solo colpo un cerchio perfetto, è certo che sia stato un artista in grado di cam- biare il linguaggio visivo ed iconografico dell'arte di allora oltre ad essere stato un notevole imprenditore. Ci stupirà sentire ciò, eppure la sua capacità di gestione di vari cantieri, confer- ma questa teoria. Le richieste di lavori fioccavano da ogni parte d'Italia: sia dalla chiesa che dai nobili, maggiori committenti dell'allora società. Giotto, circondato da validi collaboratori e discepoli, seppe creare un vero e proprio canale che gli permettesse di realizzare più opere e soddisfare numerose commissioni. D'altronde di sola gloria non si è mai vissuto! Giotto fu un innovatore e non siamo solo noi postumi ad a f f e r m a r l o , m a a n c h e i s u o i contemporanei. Da poco man- c a t o i l g r a n d e a r t i s t a , B o c c a c c i o , f a m o s o s c r i t t o r e italiano del tempo, lo decantava p e r l a s u a b r a v u r a e l a s u a c a p a c i t à d i i n n o v a r e l ' a r t e . Molti affermano che Giotto sta all'arte come Dante sta alla let- teratura e difficilmente questa equazione umanistica è smen- tibile. Giotto si è svelato in tutto il suo splendore in una recente m o s t r a a p a l a z z o R e a l e a Milano dove ha letteralmente incantato lo spettatore. Nella prima sala si è appreso come il giovane artista, già all'età di vent'anni, avesse i requisiti per i grandi cambiamenti che scon- volgeranno il mondo dell'arte. Magnifici polittici hanno reso unica la mostra sintetizzando i cambiamenti apportati nel lin- guaggio iconico. Una delle più grandi inno- vazioni? La gestualità dei per- sonaggi: Giotto eliminò la sta- ticità che aveva caratterizzato l'iconografia bizantina fino ad allora. Non solo, Giotto andò oltre e diede movimento anche ai volti facendo sì che i senti- m e n t i p o t e s s e r o u s c i r e a l l o scoperto: la disperazione e le lacrime divennero espressione d i e m o z i o n i s i a n e g l i e s s e r i u m a n i c h e a d d i r i t t u r a n e g l i angeli. Questo cambiamento permise allo spettatore di sentir- si coinvolto nelle scene rappre- sentate molto più di quanto lo fosse mai stato fino ad allora. A m m i r a n d o i l P o l i t t i c o Particolare del Polittico Stefaneschi, tempera su tavola realizzata da Giotto con la sua bottega attorno al 1320 e oggi alla Pinacoteca Vaticana Stefaneschi si ha una sintesi della grande capacità giottesca. Partiamo dal presupposto che la staticità è oramai un ricordo, come accennato, ma andiamo oltre: Gesù bambino è sgambet- tante, le gestualità delle donne e il paesaggio brullo alle spalle non fanno che enfatizzare la c r u d e z z a d e l l a s c e n a , c h e s i riferisce alla decapitazione di San Paolo e alla sua ascesa in cielo. Il polittico fu commis- sionato dal cardinale Jacopo Caetani Stefaneschi nel 1330 circa, ed è forse il lavoro meglio conservato a Roma di Giotto. La mostra ha riunito in un'u- nica stanza due pezzi importanti di un lavoro del maestro che originariamente era un tutt'uno. Si è potuto ammirare il polittico Baroncelli della cappella della Basilica di Santa Maria della croce a Firenze ricongiunta, solo in questa occasione, con la s u a c u s p i d e c h e r a f f i g u r a i l Padre Eterno e che è esposta normalmente al museo di San Diego in California. Tuttavia, ciascuna delle 14 opere esposte, ognuna un cap- olavoro, hanno fatto amare e scoprire ancora di più un genio dell'arte Italiana. Particolare dell'Incorornazione della Vergine del Polittico Baroncelli dipinto da Giotto nel 1328 LAURA ROSSI

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