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GIOVEDÌ 28 APRILE 2016 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO L'inestimabile bellezza della Pinacoteca Ambrosiana L addove le vie sono strette e il sole raramente raggiunge il selciato, laddove le case hanno muri spessi ed antichi che d imo s tr an o u n a p er man en za lunga e silenziosa che prescinde dal trascorrere della storia, così come dei secoli e delle vicissitu- dini, si apre una piazzetta con un magnifico palazzo dalle linee ar ch itetto n ich e p iù au s ter e rispetto alle vicine case. S iamo tr a le v ie d i zo n a Cordusio a Milano. Alla fermata metropolitana prima di Duomo e sede di parte della vecchia città, dove le vie diventano strette e solo chi conosce il loro dedalo non si perde. Appare qui, come d ' in can to , la v en er an d a Biblioteca Ambrosiana. I n q u es to p alazzo d alle architetture storiche, si trova una delle pinacoteche più antiche ed affascinanti di Milano. Se eravate convinti, come mo lti, ch e s o lo B r er a o il Castello Sforzesco ospitassero le pinacoteche principali di Milano v i s b ag liav ate. I l mu s eo Ambrosiano, in piazza Pio XI, raccoglie magnifiche opere del passato fra cui la famosa tela del C an o v a in tito lata "N atu r a morta", dove l'artista, per la prima volta nella storia, si allon- tana dalla rappresentazione dei soggetti come elementi perfetti e ne coglie gli aspetti più legati alla realtà: le foglie diventano stropicciate, la frutta bacata. Questa è la realtà da riprodurre, non vale più l'idealizzazione proposta dall'arte fino ad allora: che novità fu e che ribellione alle vecchie regole rappresentò questa scelta artistica! La Pinacoteca Ambrosiana o s p ita o p er e d ella s cu o la veneziana del XVI secolo. Molte di queste tele si avvicinano allo stile di Leonardo e a quello di Tiziano. La stanza dedicata alla pittura di Brugel sembra offrire un tuffo nell'arte nordeuropea. Eccoci quindi passare da una realtà ad un'altra nel giro di pochi passi: come solo l'arte può permetterci di fare. La mostra si sviluppa su più piani dello storico palazzo: il passaggio da un piano all'altro avviene tramite porte finestrate che permettono di ammirare la mag n if ica ar ch itettu r a d el Cortile degli Spiriti Magni. La p in aco teca f u u n o d ei p r imi LAURA ROSSI musei ad essere aperto al pubbli- co. D'altronde l'arte va condivisa ed apprezzata tutti insieme. Un concetto così moderno ed attuale come la condivisione - oggi pre- sente nei social media e nella n u o v a v is io n e g lo b ale d ella comunicazione - fu il modus operandi di questa istituzione, che non solo vanta una pinacote- ca ma anche un' accademia e una biblioteca. Un gioiello di rara bellezza la biblioteca! Immaginatevi di entrare in una stanza di grandi dimensioni, completamente cir- condata da antichi scaffali di legno dove sono conservati libri dal valore unico ed inestimabile. Questo non può che creare stu- pore in ognuno di noi e una parti- colare estasi negli amanti dei libri. L'odore della carta antica e l'essere avvolti da così tanto sapere, rapiscono il visitatore e lo accompagnano in un viaggio strano al limite della realtà. Ognuna delle pagine cente- narie conservate nella biblioteca testimonia un tempo che fu e fa parte della cultura, emisfero eter- no che circonda e arricchisce chi la visita. Nella sala, immersi in un contesto unico, si ammireran- no alcune delle pagine del codice atlantico leonardiano. Di fronte alla testimonianza del genio di Leonardo, ai suoi schizzi, ai progetti, la sua grandezza viene ancora una volta confermata. L'arte è però protagonista indiscussa del luogo: Raffaello, Caravaggio, Leonardo, Tiziano, solo per citare i nomi più illustri popolano le stanze. Ben 24 sale per un totale di 300 opere, un vero paradiso per gli amanti del- l'arte. La caratteristica particolare di questo luogo è che non solo gli oggetti meritano attenzione, ma tutta la struttura architettonica che li ospita deve essere apprez- zata. La chiesa di Santa Maria Maddalena in San Sepolcro, che f a p ar te d ell' in s ieme, r is ale addirittura a prima del Mille. A ltr o es emp io è la s ala F ed er ician a, ch e s i in co n tr a durante il percorso della pina- coteca: accoglie un affresco mer- aviglioso di Bernardino Luini, grande artista del Rinascimento. Nella sala di lettura della bib- lioteca si possono consultare manoscritti antichi e oltre un milione di stampati, fra cui si annoverano disegni che sono stati raccolti da ogni parte del globo e che sono una merav- igliosa panoramica di ciò che l'uomo è riuscito a realizzare in varie discipline. Ancora una volta una testi- monianza del passato, un grande tesoro che va conservato con attenzione e apprezzato nella sua totalità. Girare per queste stanze crea armonia nell'anima, come ogni volta che ammiriamo l'arte, le sue forme a volte morbide a volte drammatiche, le sue scene che sanno variare dalla tenerez- za, alla tristezza fino alla mistic- ità. La sua fama del luogo è tale che Alessandro Manzoni, nel suo famosissimo romanzo storico de "I Promessi Sposi" del 1827, cita la v en er an d a B ib lio teca Ambrosiana di Milano. Il patrimonio originario della Biblioteca Ambrosiana comprendeva circa 30.000 stampati e 8.000 manoscritti La Pinacoteca Ambrosiana fu istituita nel 1618. Offre un percorso espositivo in 24 sale