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GIOVEDÌ 28 APRILE 2016 www.italoamericano.org 32 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO E ugenio Vittorio Alessandroni nasce il 24 gennaio 1887 a Capestrano, piccolo comune del- l'alta Valle del Tirino in provin- cia de L'Aquila, da Pierluigi e Carmela Jafolla. Eugene Victor, come presto cambiò il suo nome, primo di ben otto figli, arriva negli Stati Uniti nel 1891 e già da piccolo mostra una straordinaria capacità di apprendimento. La nuova lingua diventa subito la sua e in futuro la userà nella aule dei tribunali con straordinaria maestria ma la strada di questo ragazzo, figlio di emigranti abruzzesi naturalizzato americano nel 1896, non è facile. Da subito aiuta i genitori nel loro negozio di alimentari ed in particolare nella consegna a domicilio. La sera si dedica agli studi. Era solito raccontare che spesso si addormentava, per la stanchezza, sui libri. Ma Eugene aveva capito da subito che la Alessandroni, dall'Abruzzo alle corti di Philadelphia Eugene Victor Alessandroni, Judge of the Court of Common Pleas, No. 5, of Philadelphia County, Pennsylvania (Ph. Legal portrait collection, Harvard Law School Library) La sua carriera di giovane e rampante avvocato si costella di un successo dopo l'altro. Lo richiedono tutti e nasce il mito della sua "imbattibilità". La politica lo corteggia e lui sceglie di essere dalla parte del partito repubblicano. A Philadelphia questo giovane abruzzese fa presto a diventare una istituzione. Prima diventa Procuratore Distrettuale (dal 1919 al 1927) e successivamente presterà servizio alla Court of Common Pleas (Corte delle udienze comuni) dal 1928 al 1938 e poi ancora, rieletto, dal 1938 al 1958. Nel 1959, non certo per caso, fu riconosciuto quale uno dei 50 migliori uomini di Philadelphia per il bene fatto alla comunità cittadina degli ulti- mi 50 anni. Sarà poi nominato direttore della Philadelphia Symphony Orchestra Association, direttore dell'International Institute, mem- bro del Board of managers della Università di Pennsylvania, presi- dent del board della Union GEREMIA MANCINI strada del riscatto passava neces- sariamente dagli studi. Spinge anche i fratelli a migliorarsi e ci riesce, tanto che nel tempo la famiglia Alessandroni produrrà una venti- na di prestigiosi avvocati di Philadelphia. Contestualmente al lavoro presso la bottega di famiglia, si impegna in una varietà di altri lavori, comprese le assicurazioni e la vendita di immobili, finché un giorno, un suo datore di lavoro, gli suggerisce di tentare la strada degli studi in legge. Frequenta con successo la storica Central High School di Philadelphia dove consegue il Bachelor of Arts nel 1903. Successivamente arriva in tempi brevi alla laurea. Il Bachelor of Laws è del 1906. Presso un vec- chio avvocato di Philadelphia, che lo ha preso a cuore, già nel 1907 inizia il suo praticantato. Nel frattempo, il 6 gennaio del 1909, sposa Ethel Hope Tumbelston da cui avrà una figlia, Hope. Home, direttore del Sanatorium di Eagleville. E poi un'altra infinità di importanti incarichi (tra cui: vice-provost alla Law Academy di Philadelphia, mem- bro della Pennsylvania and American bar associations, com- ponente dell'American Judicature Society, del consiglio della Philadelphia United Nations, della Foreign Policy Association, dell'American Academy of Political and Social Sciences, membro della prima Divisione dell'American Expeditionary Force) che ne onoreranno una straordinaria car- riera che terminerà con la scom- parsa poi avvenuta nel marzo del 1966 a 79 anni. Ma di certo il suo momento più importante si registra nell'an- no 1931 quando è chiamato ad organizzare e sovrintendere alla visita del ministro degli Affari Esteri Dino Grandi a Philadelphia. Sarà sempre al fianco del politico italiano che, ripartendo per l'Italia, lo ringra- zierà in maniera particolare dicendogli: "Non dimenticherò mai la vostra cortesia e soprattut- to la vostra alta professionalità che fanno onore all'Italia". Nè si dimentichi che Eugene Victor Alessandroni sarà anche elettore presidenziale per la Pennsylvania nel 1932. Non solo fino ad allora nessun italoamericano era mai stato elet- to al Congresso o al Senato americano ma anche il numero degli Italoamericani che avevano provato a ottenere incarichi negli uffici pubblici di Philadelphia prima del 1933 era irrisorio. Dalla fine della Prima guerra mondiale solo sei politici di orig- ini italiane avevano prestato servizio nella Pennsylvania House of Representatives: Charles C. A. Baldi Jr., Biagio Catania, Joseph Baldi, Joseph Argentieri, Anna Brancato e Charles Melchiorre. Joseph Perri era inoltre diventato magistrato di polizia mentr Eugene Victor Alessandroni era stato nominato giudice nella Court of Common Pleas. Eugene Alessandroni durante la visita del ministro Grandi a Philadelphia