L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-28-2016

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GIOVEDÌ 28 APRILE 2016 www.italoamericano.org 24 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Victoria Surliuga presenta all'IIC di LA "The White Magic" of Ezio Gribaudo V ictoria Surliuga, professo- ressa associata di italiano alla Texas Tech University, ha presentato lo scor- so 19 aprile all'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles la mostra "Theaters of Memory" dedicata a Ezio Gribaudo e in corso fino al prossimo 28 maggio al Louise Hopkins Underwood Center for the Arts (LHUCA) di Lubbock, Texas. A seguire durante la serata è stato proiettato in anteprima per la West Coast "The White Magic" of Ezio Gribaudo di Marco Agostinelli e Andrea Liuzza, documentario dedicato all'artista torinese formatosi a Milano all'Accademia di Brera e che si è conquistato una fama mondiale esponendo nelle più prestigiose sedi espositive tra cui il Museum of Modern Art di New York (MoMA), la Peggy Guggenheim Collection e il Musée des Arts Decoratifs di Parigi. Molti i riconoscimenti vinti come il premio per la grafica BENEDETTA CICCONI alla XXXIII Biennale di Venezia del 1966 e altrettante le collabora- zioni eccellenti da Bacon a Duchamp fino a De Chirico, insomma un'icona dell'arte italia- na con una forza espressiva pitto- rica unica. Un artista completo che ha saputo trasmettere l'amore per il sapere e la conoscenza attraverso le sue opere e la sua lungimirante carriera di editore d'arte. Ezio Gribaudo è un artista che ha fatto del colore e della materia una ricerca continua di eleganza sia nello stile che nel contenuto e con quest'ultima per- sonale "Theaters of Memory" la curatrice Surliuga ha voluto rac- cogliere in una sorta di retrospet- tiva l'evoluzione di un artista che attraverso la pittura, la scultura e l'arte grafica nonché il collezioni- smo ha rappresentato e rappresen- ta l'ultimo baluardo del vero intellettuale cosmopolita aperto al mondo e alla sua infinita bellezza. Professoressa Surliuga, potrebbe introdurre il maestro Ezio Gribaudo e il suo ruolo nella storia dell'arte contempo- ranea? Ezio Gribaudo è un pittore, scultore, grafico, ed è tra gli edi- tori d'arte più affermati, avendo lavorato con Willem De Kooning, Marcel Duchamp, Joan Miró, Henry Moore e numerosi altri. Nel mio volume "Ezio Gribaudo: The Man in the Middle of Modernism" (New York: Glitterati, 2016), una monografia accademica e un libro d'arte, una serie di interviste e un saggio LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES introduttivo illustrano il lavoro di Gribaudo come artista, collezioni- sta, editore d'arte e i suoi incontri e la sua collaborazione con le maggiori personalità dell'arte, da Pablo Picasso che incontra nel 1951, a Giorgio de Chirico, Francis Bacon e Peggy Guggenheim. La mostra "Ezio Gribaudo's Theaters of Memory" è una raccolta di opere di un artista dalle mille sfaccettature e inte- ressi, non ultimo quello di edito- re. Come è riuscita attraverso la mostra a rappresentare tutto questo? La mostra di Lubbock racco- glie una serie di lavori che elabo- rano il tema della memoria in Gribaudo, a partire dal 1965 fino al 2015. L'archeologia della conoscenza e dell'esperienza umana sono i temi principali di queste opere, che si basano su associazioni concettuali e croma- tiche per evocare la memoria e i ricordi. Gribaudo rivisita le prati- che mnemoniche rinascimentali riassumendo i momenti principali della sua decennale carriera arti- stica. Il teatro della memoria, come un libro, riporta scene quotidiane e l'esperienza dell'umanità attra- verso delle composizioni che rac- chiudono questi concetti nelle pagine di un volume. Gribaudo è noto per la sua passione per il colore bianco e il documentario The White Magic of Ezio Gribaudo rappresenta questa sua passione. Crede veramente che il colore oltre la materia possa influenzare l'ope- ra e il pensiero di un artista? Il colore bianco è stato sogget- to e fonte di ispirazione per Gribaudo. Questa sua preferenza dipende dal suo uso della carta per le sue composizioni più emblematiche, ovvero logogrifi e flani. Gribaudo ha spesso definito il colore bianco come il massimo dell'eleganza. Il monocromatismo bianco di Gribaudo rimanda a vari echi poetici, dal bianco del- l'empireo dantesco alla "perla su una bianca fronte" di Piccarda Donati, dagli arcipelaghi di Henri Michaux all'"Acrostico per Gribaudo" di Michele Straniero: "Gioverà Ricordare Impronte Bianche Antiche Uniche Delicate Orme". Gribaudo non è nuovo a mostre ed esposizioni sul terri- torio americano. Secondo lei, qual è la chiave di lettura e la forza narrativa di questo artista tale da superare i confine euro- pei? Infatti, Riva Castelman, quan- do dirigeva il dipartimento delle arti grafiche del MoMA, ha acquisito i lavori di Gribaudo e anche Peggy Guggenheim ha inserito nella sua collezione per- manente alcune sue opere. Nel corso degli anni, Gribaudo ha lavorato con una serie di materiali e temi che sono universali rinno- vandosi continuamente creando canali espressivi riconducibili alla sua persona. Ci potrebbe raccontare qual- cosa di lei, del suo rapporto con l'artista e in generale del suo impegno a promulgare e far conoscere l'arte italiana all'e- stero? Ho incontrato l'arte di Gribaudo attraverso una mia ricerca imbattendomi in lui grazie a Peggy Guggenheim che lo men- zionava nella sua autobiografia facendo riferimento a un'impor- tante mostra da lui organizzata a Torino. Nel 1976, infatti, Gribaudo fa esporre la Peggy Guggenheim Collection alla Galleria d'Arte Moderna di Torino. Per questo motivo, nel 2014, in occasione di una confe- renza a Torino, ho iniziato a inter- vistare Gribaudo ed è così nata l'idea del libro "Ezio Gribaudo: The Man in the Middle of Modernism". Mi interessa che l'arte di Gribaudo continui ad affermarsi negli Stati Uniti in tutti gli aspetti della sua produzione. I Teatri della memoria sono uno dei temi principali, ma sono importanti anche altri aspetti e soggetti del suo lavoro, come ad esempio i dinosauri con i quali Gribaudo descrive la storia dell'u- manità, il percorso parallelo di animali estinti, momenti conosci- tivi che rimandano alle origini della collettività, da lui esplorate con l'interesse di una persona attratta da ogni forma di sapere. Da sinistra a destra: Console Generale di Houston Elena Sgarbi; Ezio Gribaudo; Valeria Rumori, Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles; l'editore Paola Gribaudo; Associate Professor of Italian e curatrice della mostra Victoria Surliuga; l'editore Marta Hallett; Dean Brent Lindquist, College of Arts and Sciences, Texas Tech University. Crediti Fotografici: Foto di Mark Umstot

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