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GIOVEDÌ 23 GIUGNO 2016 www.italoamericano.org 32 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO P er vivere a lungo e per vivere bene, c'è chi ha una ricetta molto sempli- ce. Vale la pena prendere buona nota, visto che chi la suggerisce la sta sperimentando con ottimi risultati. E' una nonnina abruz- zese che abbiamo incontrato sulla Strada Parco Pescara – Montesilvano. A ottobre spe- gnerà 96 candeline. Qual è l'elisir di lunga vita? " L a b u o n a a l i m e n t a z i o n e . Innanzitutto sulla mia tavola non mancano mai il peperoncino e un bicchiere di vino. Solo cibi genuini. Tutto fatto con le pro- prie mani. Come una volta. Dai ravioli alla pasta fatti in casa. E poi condurre una vita serena, pensare al bene, fare del bene e non occuparsi dei fatti degli altri". Così nonna Cesira Cirone, n a t a n e l l ' o t t o b r e d e l 1 9 2 0 a F a r i n d o l a , i n p r o v i n c i a d i Pescara, risponde ad una signora che le chiede quanti anni ha, si c o n g r a t u l a p e r v e d e r l a c o s ì Emigranti di ritorno con l'elisir di lunga vita: un bicchiere di vino e peperoncino Cesira Cirone, originaria di Farindola ma emigrata per 24 anni, soffierà su 96 candeline il prossimo ottobre m i n o m o l t o . V e n g o s p e s s o . Abito vicino". Ci sediamo. Parliamo un po' di tutto. A partire dai drammatici fatti di questi giorni. "Ma perché fanno tutto questo? Perché pro- vocano tutte queste vittime? Ma cosa hanno in testa? Sono preoc- cupata. Sono molto preoccupata. Io non guardo più la tv. Quelle immagini mi fanno paura. Non mi fanno dormire la notte. Mi creano agitazione. No, no, basta con tutte queste pazzie… Perché non si torna ad essere buoni?". Mentre parla, si vede arrivare sulla Strada Parco una macchi- na. Dice: "Forse è della poli- zia…" Ci passa davanti e dicia- mo alla nonnina: "No. Purtroppo è u n a u t o m o b i l i s t a c h e n o n rispetta il divieto di transito". E lei: "Ma qui passano oramai tutti". E noi: "Vogliono far pas- s a r e i l b u s … " C i g u a r d a . F a subito un netto cenno di disap- provazione, muovendo insieme la testa e il dito indice. "No, non deve passare il bus". E' un no d e c i s o . " S t i a m o b e n e c o s ì . Hanno fatto proprio bene a recu- perare questo tracciato dove una volta passava il treno". Il sole, il DOMENICO LOGOZZO arzilla e vuole poi sapere qual è il segreto per arrivare vicini ad un secolo di vita in buona salu- te. La nonnina l'avevamo vista tantissime volte sulla Strada Parco. Non immaginavamo che avesse tanti anni… Le diciamo: "Complimenti, è proprio una ragazza!". E lei: "Sono stata una ragazza, ma tanti, proprio tanti anni fa sono stata una ragazza!". E' simpaticissima, lucida, aperta al dialogo. "Mi piace parlare con le persone. E' bello incon- trarsi". Si siede sulla panchina: " M i r i p o s o u n p o ' " . I l c a n e accanto che accarezza continua- mente con amore. "Charles, il mio amico cane di sei anni e mezzo, è la mia forza, è la mia sicurezza". Lo bacia. "Mi fa compagnia e mi aiuta tanto, mi spinge ad uscire, mi fa cammi- nare tanto. E camminare fa bene Montesilvano. Da salvaguarda- re. "E' proprio bello, come si sta bene" dice la nonnina. La strada in pratica è "una piazza lunga sette chilometri, da Pescara a Montesilvano". Qui ci si incon- tra, si fanno nuove amicizie, si socializza. "Sono nata a Farindola, dove torno spesso e dove tutti mi c o n o s c o n o . M a a n c h e q u i a M o n t e s i l v a n o h o t a n t i s s i m i amici. Ci incontriamo spesso su questa strada, dove ho conosciu- to anche tante altre persone che m i v o g l i o n o b e n e " . N o n n a Cesira parla con entusiasmo del suo paese: "C'è un buon for- maggio. C'è aria buona. Ottimi pascoli! Ci ritornerei a vivere. Mio figlio non vuole che vada a stare da sola, non vuole che r i m a n g a s o l a s o p r a t t u t t o l a n o t t e . M i v u o l e q u i a Montesilvano, vicina a lui". Parla con orgoglio del figlio: "Luciano si è laureato in inge- gneria alla Sorbona". Nonna Cesira ricorda gli anni della grande emigrazione. "Anni difficili. Non avevamo niente, ma a noi giovani bastava poco p e r e s s e r e v e r a m e n t e f e l i c i . hanno, che è proprio tanto! Non li capisco…". I l m a r i t o e r a p a r t i t o d a Farindola negli anni Cinquanta. "Era andato in Francia. Io l'ho raggiunto con tutta la famiglia nel 1960. Siamo stati 24 anni a Parigi. Vivevamo in una zona centrale. Mio marito lavorava in fabbrica, io in una lavanderia industriale. Passavo ogni giorno vicino alla Torre Eiffel. Poi siamo tornati in Abruzzo". E mentre parla continua ad accarezzare Charles. "E' dolcis- simo. I cani una volta adottati bisogna tenerli bene. Era piccolo così, quanto il pugno della mia mano, quando l'ho preso. L'ho cresciuto come un figlio. E' molto affezionato a me. E fa la guardia attentamente. Una volta una mia amica a Farindola si è avvicinata per abbracciarmi. Charlie si è messo subito in mezzo per difendermi". Si alza. "Non voglio rimane- re tanto a lungo ferma. Buon pomeriggio. Andiamo Charles". Nonna Cesira e il fedele cagno- lino riprendono insieme, felici, il lungo cammino d'amore e d'amicizia. Buona alimentazione e tutti i giorni a passeggio con Charles alla salute". E' un'assidua frequentatrice della Strada Parco. "Sì, qui cam- cielo azzurrissimo, profumi di primavera. Prezioso polmone v e r d e t r a P e s c a r a e Oggi purtroppo vedo che non è più così. Troppi ragazzi non si a c c o n t e n t a n o d i q u e l l o c h e