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GIOVEDÌ 7 LUGLIO 2016 www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | LA BUONA TAVOLA RICETTE PIATTI TIPICI STORIE DI CUCINA Il Decadentismo italiano che sublimò arte e bellezza LAURA BENATTI S iamo alla fine del XIX secolo e in Francia un gruppo di poeti di cui i più noti Rimbaud, Verlaine, Mallarmé, danno vita ad un movimento artistico chiamato "Decadentismo". La loro aspirazione è di libera- re completamente l'arte da preoccupazioni di carattere mate- rialistico ed economico proprie della nuova società industrializ- zata. Interpretano l'arte come sublime espressione dello spirito umano e, nel contempo, rifiutano le convenzioni ipocrite della società, preferendo uno stile di vita libero da regole. In Inghilterra Oscar Wilde (1854/1900) introduce il termine "dandy", in riferimento esplicito al protagonista del suo romanzo "Il ritratto di Dorian Gray". Il suo personaggio è un giovane aristo- cratico che fa della bellezza la sua fede religiosa: egli interpreta ogni momento dell'esistenza all'insegna dell'edonismo e, di conseguenza, legge ogni istante della vita come pura manifesta- zione estetica. Naturalmente uno dei temi più ricorrenti è lo scorrere del tempo che, inesorabilmente, trascina via con sé la giovinezza e la bellezza. Il vecchio, di conseguenza, in una società che esalta il fiore della giovinezza, non deve essere proprio considerato. Già gli antichi Greci riteneva- no avvenenza fisica quella pro- pria del giovane di nobili natali che gli esercizi ginnici avevano reso idoneo alla guerra o alle gare atletiche. La parola greca "kairòs" indi- ca quel momento opportuno, adatto, conveniente, quell'attimo irripetibile, in cui può avvenire un'esperienza, anche di natura estetica, che non troverà mai più le condizioni ideali per la sua manifestazione come in quell'i- stante. Se vogliamo, questa è anche la filosofia che si trova alla base della pittura degli Impressionisti i quali seppero cogliere con somma maestria quei giochi di luce e di colore che non si sareb- bero mai più presentati in quella particolare combinazione e furo- no in grado di trasferirli sulla tela. Oscar Wilde, il personaggio che presentò se stesso all'America con l'espressione "I've nothing to declare except my genius", viene spesso correla- to ai suoi modelli francesi. Tuttavia, a differenza di quelli, non si isola dal mondo, ma inse- gue fama e popolarità. In Italia il Decadentismo, pur subendo l'influsso delle omonime correnti francese e inglese, si avvicina in modo differente al rifiuto del razionalismo scientifi- co e della cultura di massa degli inizi del XX secolo. Gabriele D'Annunzio (1863/1938), soprannominato "il Vate" e "il Profeta", svolse un ruolo fondamentale nella lettera- tura italiana e nella vita politica. Il protagonista del suo roman- zo intitolato "Il piacere", Andrea Sperelli, richiama molto da vici- no il Dandy di Wilde, in quanto è caratterizzato dal culto della bel- tutto ciò che è borghese, routine, stupida e ripetitiva quotidianità. Nella splendida lirica intitola- ta "La pioggia nel pineto", con genialità, l'autore trasforma un banale temporale estivo che sor- prende due innamorati, il poeta stesso ed Ermione (probabilmen- te l'attrice Eleonora Duse con cui D'Annunzio ebbe una relazione), in un'esperienza estetica sublime ed unica in cui, poco per volta, gli esseri umani si sentono tal- mente immersi e a contatto stret- to con la natura da trasformarsi in parti di essa. D'Annunzio e Wilde sono simili nel fatto che entrambi esal- tano la bellezza e la giovinezza, il rapido trascorrere del tempo, il motivo dell'edonismo. Inoltre condividono a fondo l'idea che l'arte possa e debba essere biz- zarra, sensazionale, esotica, arti- ficiale. Tuttavia, se D'Annunzio si impegnò politicamente fino al 1924 ed ebbe ideali patriottici, altrettanto non si può affermare di Wilde. Anche nell'ambito della nascente cinematografia trovia- mo un interesse da parte del Vate che ebbe, come detto sopra, una relazione, anche se turbolenta, con la Duse e il cui figlio Gabriellino D'Annunzio fu uno dei primi registi e attori italiani. " ...il padre gli aveva dato, tra le altre, questa massima fonda- mentale: bisogna fare la propria vita come si fa un'opera d'arte. La superiorità è tutta qui". lezza, dell'arte, delle esperienze estetiche, anche estreme e, nel contempo, dal disprezzo verso Eleonora Duse fu una tra le più importanti attrici teatrali italiane della fine dell'800 e degli inizi del '900, simbolo indiscusso del teatro moderno Gabriele D'Annunzio, scrittore e poeta simbolo del Decadentismo, celebre figura della I guerra mondiale