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GIOVEDÌ 4 AGOSTO 2016 www.italoamericano.org 32 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO Q uando il Sole inizia a tra- montare e finalmente le porte degli uffici si chiu- dono alle spalle perchè un'altra giornata lavorativa è finita, non i m p o r t a s e s e i a M i l a n o , a Bologna o a Firenze. Non impor- ta se hai la fortuna di trovarti in riva al mare o se sei in città: quando scende il Sole, è l'ora dell'aperitivo. Un buon Chianti ammirando i paesaggi della Toscana, un vino scelto con cura dalla lista del sommelier in un'elegante bistrot a Bardolino, sul lago di Garda, un calice di bollicine accompa- gnato da uno stuzzichino in uno dei tanti locali della movida, cor- redato di musica house e luce soffusa dove l'happy hour, com'è più conosciuto a Milano, è un momento chic, mondano e sofi- sticato. Anche Venezia, tra le più belle e sognate città al mondo, alza i calici durante l'ora dell'a- p e r i t i v o . M a c o s a s i b e v e a Venezia? C'è da sapere che il veneziano doc, erede di gondolieri, nego- Non si può andare a Venezia senza gustarsi lo Spritz in un Bacaro con vista laguna ARIANNA TOMAELO fruttato. Altra possibilità è sosti- t u i r e l ' A p e r o l c o n i l C y n a r , liquore a base di foglie di car- c i o f o e d i n f u s o d i 1 3 e r b e e piante dal sapore dolce-amaro ed un colore ambrato scuro. Lo spritz alcolico al carciofo, dal sapore deciso, è apprezzato dai meno tradizionalisti. Per chi non ama la prospetti- va di passare la mattina seguente con i postumi della sbornia (il mix Aperol-prosecco può essere " f a t a l e " ) , l ' o s t e v e n e z i a n o ammette una variante: lo spritz bianco, o liscio, così chiamato a seconda che ci si trovi sulle isole o in terraferma. Altro non è che l'incontro di una dose di prosec- co e una di selz da guarnire a piacere con limone, ghiaccio e oliva verde. Per accompagnare un buon aperitivo, tutti i bacari offrono una vasta scelta di "cichèti", pic- coli stuzzichini che ovviano temporanemente alla fame chi- mica indotta dalla bevanda. Il buon veneziano, assiduo frequenatore del bacaro, sa che n o n s i a c c o m p a g n a m a i u n o spritz con un fritto, ma solo per una questione di igiene inerente all'olio usato nei bacari, non per altro. Potrete invece trovare deliziosi crostini con baccalà, insalata di pesce, polpette di carne e verdure, o, se il vostro oste ha la fortuna di avere una b u o n a c u o c a n e l s u o l o c a l e , potreste addirittura accompagna- r e l o s p r i t z c o n d e l l a t i p i c a polentina gialla con schiette frit- te. Dove si trovano questi baca- ri? Ovunque. A Venezia, ogni porta che non indichi una casa privata o l'entrata di un negozio, è un bacaro. Lo potrete ricono- scere per la sua angustia, la generale assenza di sedie e l'uni- cità della sua bellezza. Immaginate ora di trovarvi a Canareggio, o a Rialto, fuori da un bacaro con il vostro Aperol- spritz in mano e la vista del Canal Grande illuminato dal Sole che si nascone nella lagu- na; i vaporetti gremiti di lavora- tori e turisti, le gondole con a bordo gli innamorati, e ai lati del Canal, i ristoranti in pieno lavo- ro da almeno un'ora. Sono le 19 di un torrido venedì pomeriggio d'estate, ma che ci volete fare, è Venezia, e a Venezia si perdona t u t t o , a n c h e i l c a l d o a f o s o , soprattutto se si può curare con un aperitivo ghiacciato. zianti e ristoratori, caste forgiate d a l l ' a c q u a a l t a e d a i t u r i s t i ingombranti, oggi è un "Homo bacarus". Il suo punto di ritrovo sono le piccole taverne, a metà strada tra un bar e un pub, il "bacaro" appunto, dove conosce l'oste per nome (probabilmente perchè giocavano a pallone assieme in Campo Santa Margherita quando erano toseti), e non deve pren- dersi la briga di ordinare perchè la scelta è così ampia che alla fine ricade sullo spritz. La parola "bacaro" viene pro- babilmente dal nome del dio Bacco, cultore del vino e del divertimento, che ha dato origine a questo neologismo e all'espres- sione "fare una bacarata", che nel gergo veneziano significa appunto godere di momenti con- viviali con gli amici bevendo del buon vino (anche in quantità importanti). Da qui la tipicità della poca scelta di bevande nei bacari: da tutto il mondo, infatti, si va a Venezia per bere lo spritz, la miscela arancione a base di pro- secco (vino bianco frizzante tipi- co della zona), selz (acqua forte- mente frizzante, un po' amaro- gnola) e aperol – nella ricetta originale - composto nato dal- l'infuso di arancia, erbe e radici, anch'esso rigorosamente made in Veneto. Per completare il bic- chiere servono due cubetti di ghiaccio, una fetta d'arancia e un'oliva. Per gli intenditori, poi, c'è la variante con Campari, il bitter rosso scuro più amaro e meno Veneto e Venezia Un piatto di cicheti e due bicchieri di prosecco con vista sulla laguna veneziana Lo spritz è un aperitivo alcolico, molto popolare nel Triveneto, a base di prosecco, bitter (Aperol, Campari o Cynar) e acqua frizzante o seltz