L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-29-2016

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/732945

Contents of this Issue

Navigation

Page 40 of 47

GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2016 www.italoamericano.org 41 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO Paesaggio alpino nel cuore del Mediterraneo: Serra San Bruno in Calabria C on un cielo terso e un sole splendente, cosa abba- stanza comune in queste terre benedette da un ottimo clima, nella stagione dei fichi d'india rossi ai bordi delle stra- de, un itinerario parte dalla zona di Lamezia Terme e raggiunge il Ponte dell'Angitola, prima della località marina di Pizzo. Dall'Angitola si comincia a salire per una strada tuffata fra i lecci, in un complesso meravi- glioso di vegetazione e di prote- zione del suolo. Un'oasi natura- listica dove regna incontrastata la felce, antichissima pianta pre- diletta dai dinosauri, tra acacie giganti e freschi canneti che si mescolano all'erica, al lenti- schio, ai corbezzoli che formano una fantastica macchia mediter- ranea. Qui l'accostamento del- l'ambiente marittimo e di quello montano risulta fra i più interes- santi per il succedersi di diffe- renti zone di vegetazione, crean- do un paes aggio alpino nel cuore del Mediterraneo. Il bosco Archiforo, nei pressi di Serra San Bruno, che ha susci- tato la meraviglia e lo stupore dei viaggiatori stranieri di fine '800 per la sua bellezza oscura e tenebrosa, accoglie al suo inter- no l'abete bianco più grande d'Europa, 55 metri di altezza e 5,5 metri di circonferenza del tronco, senza dimenticare esem- plari di querce, castagni e faggi secolari che formano un manto boschivo molto fitto. Nel bosco Archiforo gli scal- pellini che estraevano il granito creavano delle grosse buche, le cosiddette "niviere" dove pressa- vano e s eppellivan o la neve sotto le frasche per l'estate, quando veniva venduta nei bar per deliziose granite e gelati. Un paesaggio di freschi ruscelli, laghetti, fiumi come l'Angitola che nasce dalle falde del monte Coppari. Un'oasi naturalistica di grande bellezza, punteggiata di paesi di antica storia. S alendo vers S erra S an Bruno, con una piccola deviazio- ne di 4 chilometri, si può rag- giungere Capistrano per ammira- re nella Chies a M atrice il Battesimo di Gesù, quadro attri- buito al pittore francese Auguste Renoir che sarebbe passato da qui a fine '800. Si attraversa un bosco fitto che a stento lascia libera la stra- da, si incontra San Nicola da Crissa, un paese-balcone sul mar Tirreno, che tra poco scompa- rirà dalla nostra vista per lasciare posto al verde di un grande alto- piano. Poco lontano, a Vallelonga, la FRANCESCA GRAZIANO Chiesa matrice conserva i quadri del pittore garibaldino Andrea Cefaly, S imbario, Torre di Ruggero. Nomi e suggestioni rimandano alle civiltà greca e normanna che hanno lasciato molte vestigia in queste zone sopravvissute al devastante terre- moto del 1783 e a disastrose alluvioni. A nche S erra S an Bruno, nata assieme alla Certosa attorno al 1094, ha dovuto fare i conti con i disastri naturali e ogni volta è risorta dalle rovine. Serra porta nel nome la sua nascita: in questo luogo ricco di boschi e corsi d'acqua dove la natura celebra incontrastata i s uoi fas ti, Bruno di Colonia (1030-1101) ritrovò le condizio- ni ideali di quel des erto che meglio lo avrebbe avvicinato a Dio. D alla cos truzione della Certosa e dell'ordine monastico dei Certosini, si sviluppò il nucleo più antico di Serra. Oggi il luogo dove San Bruno edificò l'Abbazia si trova a circa 2 km dall'abitato principale, con- serva ancora un'aria di sospeso misticismo nella Chiesa di Santa Maria del bosco, nel laghetto della penitenza con al centro una colonna litica e la statua di San Bruno inginocchiato. Essendo la Certosa non acces- sibile ai visitatori, poichè la spi- ritualità dei Certosini prevede la rigida clausura per i monaci, assolutamente da non mancare è un'accurata visita al Museo della Certosa che propone una full immersion nella vita e negli ambienti certosini attraverso pannelli didattici, fotografie, una ricostruzione filologica che illu- stra tutti gli aspetti della vita quotidiana dei monaci. Il paese nuovo, ricostruito in buona parte dopo il terremoto di fine '700, cons erva chies e importanti come la Chiesa matri- ce dedicata a San Giacomo o la deliziosa chiesa barocca di Santa Maria Santissima dei 7 dolori detta la "Bomboniera" per le sue piccole ed eleganti proporzioni. Terra di boschi, fauni, streghe ed elfi dove storia e leggenda si intrecciano: l'antropologo Luigi Maria Lombardi Satriani, in un capitolo del suo libro "Il ponte di San Giacomo", ipotizza che la popolare festa di Hallowen sia nata proprio qui ed esportata con le prime migrazioni in America. L'us anza di s vuotare una zucca dandogli sembianze di un volto umano per metterci dentro una candela ris alirebbe alla migrazione dei popoli di questa zona che nel N uovo M ondo avrebbero continuato una tradi- zione di carattere antropologico per stabilire un contatto con i defunti. La versione più antica del popolare "dolcetto o scher- zetto" è praticata ancora oggi dai bambini di Serra che la sera del 1 novembre fermano la gente chiedendo in dialetto: "Mi lu pagati lu coccalu?" (mi pagate il teschio di morto?). Leonardo Sciascia ha ipotiz- zato invece che Ettore Maiorana, l'allievo di Enrico Fermi scom- parso nel 1938, si sia nascosto qui per condurre una vita da ere- mita. Tra i monaci della Certosa ci sarebbe stato anche uno dei due piloti che sganciarono la bomba atomica su Hiroshima. Da luogo penitenziale, oggi le Serre sono divenute, con l'ausilio di buoni alberghi e ottimi ristoranti, luo- ghi molto piacevoli soprattutto per soggiorni estivi. Ruderi del vecchio chiostro certosino crollato nel '700 per un terremoto nel complesso della Certosa della comunità monastica di Serra San Bruno Il laghetto delle penitenze di San Bruno nel Santuario di Santa Maria nel Bosco a Serra San Bruno

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-9-29-2016