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GIOVEDÌ 27 OTTOBRE 2016 www.italoamericano.org 28 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Mattarella: 'Fondamentale promuovere l'Italiano, importante canale di propagazione culturale' G li S tati G enerali della nostra lingua sono venuti, s eguendo M anzoni, " a sciacquare i panni in Arno". Una citazione letteraria ha aperto la relazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della seconda edizione degli Stati Generali della Lingua italiana nel mondo. "La promozione della lingua italiana è opportunamente inseri- ta nell'ambito della più generale promozione del sistema Paese: italofonia e italofilia sono per- corsi sempre più paralleli e fra loro interconnessi. Non è di oggi la riflessione sulla pluralità di linguaggi che hanno accompa- gnato la diffusione della lingua italiana nel mondo. Accanto a quella tipicamente letteraria, elemento peculiare della pres enza italiana nel mondo, non pos s iamo certo dimenticare il fatto che a parlare dell'Italia sono altri e, spesso non meno importanti, ambiti. L'arte, la musica, il design, la moda, il cinema, lo sport, l'industria, la cucina, per citarne solo alcuni". Non a caso, quest'anno, è stata dedicata particolare atten- zione al ruolo del mondo del- l'impresa e delle produzioni creative del Made in Italy, prose- guendo la riflessione avviata nel 2015. In questo senso il discorso del presidente Mattarella: "A ragion veduta il dibattito, nei decenni, si è allargato sino a ricomprendere un'idea estesa della suggestione che la civiltà italica, nelle sue sfaccettature, antiche, moderne e contemporanee, può offrire. Un'idea lontana dall'arrocca- limitato (mai solo del nostro, come dimostra l'iniziativa in con- cors o con l' amica Confederazione Elvetica), si pro- pone in questo senso come lin- gua di una cultura a vocazione universale, andando oltre la dico- tomia tra linguaggi del vedere e linguaggi del sentire, tra linguag- gi della scrittura e linguaggi del- l'immagine". Dalle parole del Capo dello Stato emerge cioè l'immagine e il ruolo che gioca l'Italiano, "lin- gua viva". "In un convegno di qualche anno fa dedicato al rapporto tra glocalismo e lingua italiana, immigrati e che va, sempre di più, indirizzato anche a giovani nei rispettivi Paesi), oggi l'italia- no per stranieri in Italia è dive- nuto un altro canale importante di propagazione culturale. Due fronti, sui quali ci trovia- mo ad agire, tra loro comple- mentari e che chiamano in causa, in modo prepotente, nuovi media e nuove tecnologie per la promo- zione della lingua italiana da un lato e la trasmissione dei conte- nuti della cultura italiana dall'al- tro. Dunque, indispensabile il rafforzamento dei canali televisi- vi in lingua italiana dedicati all'estero e di contenuti per la rete internet: si tratta di una mis- sione peculiare cui il servizio pubblico radiotelevisivo deve assolvere, con grande attenzione proprio all'offerta culturale com- plessiva che l'Italia è in grado di mettere in campo. Si tratta di un'offerta che non raggiungerà solo le nostre comunità all'este- ro, desiderose di trasmissioni di qualità, ma contribuirà al ruolo di "lingua franca" che, in molti ambiti culturali - arte e musica fra questi - l'italiano si trova a svolgere. E' questione che riguarda - prosegue Mattarella - anche il sostegno alla editoria di lingua italiana all'estero: si tratta di media che vanno sostenuti". "Accanto a questo compito va annoverata, naturalmente, la dif- fusione di contenuti nella lingua prevalente dei luoghi. Traduzioni, produzione di contenuti per tv e nuovi media, Mattarella con il sindaco di Firenze Dario Nardella e il viceministro agli Affari esteri Mario Giro a Firenze Piero Bassetti ricordava che si pos s ono cos truire s is temi di conoscenza "bottom-up" altret- tanto ricchi di quelli costruiti "top-down". Bassetti mi consen- tirà, in conformità all' invito rivoltomi dalla Crusca, di sosti- tuire alle espressioni inglesi, da lui utilizzate, quelle italiane di "dal basso verso l'alto" e "dall'al- to verso il basso". E' un modo per sottolineare le influenze che una lingua viva esprime quotidianamente con gli stili di vita di cui è espressione e che ricava, per converso, dal rap- porto con i dialetti e con le 139 lingue estere che - si è calcolato - sono parlate dalle diverse comu- nità straniere presenti in Italia e che rappresentano una eccezio- nale opportunità di comunicazio- ne con le collettività di origine". Di qui le potenzialità della nostra lingua e l'importanza di promuoverne l'insegnamento. "Accanto alla "esportazione" dell'insegnamento dell'italiano (ieri rivolto pressoché esclusiva- mente alle nostre comunità di mento identitario e protesa, piut- tosto, ad offrire alle altre culture, il portato dell'esperienza, della bellezza, cumulata in millenni. Proporre la qualità Italia è la sfida di fronte a noi: proporre cioè l'umanesimo che deriva dalla nostra cultura, dal modo di vivere, di lavorare. L'italianità parla di umanesimo. Il patrimonio cumulato nella nostra storia accompagna l'evo- luzione della società odierna: la cultura è in continuo divenire, non possiamo pensare di fermar- ne la proiezione su un fotogram- ma fisso. Valorizzare un passato già noto non può esaurirsi in perce- zioni di nostalgia: ci tocca il compito di riprogettare continua- mente l'immagine e l'offerta cul- turale del nostro Paese, a partire dal patrimonio storico-artistico, naturalmente, ponendolo in con- nessione, tuttavia, con la produ- zione culturale contemporanea, con le industrie culturali e creati- ve relative, con la innovazione". Insomma, quel che serve è uno sguardo sul futuro. Ma senza dimenticare il pre- sente, visto che è oggi che si costruisce l'identità (in divenire) del Belpaese e la sua lingua (a sua volta in evoluzione). Continua a pagina 29 "Il contesto nel quale si collo- ca oggi il vostro lavoro è solca- to, attraversato, da mille stimoli. Come accadde in passato, le lingue stesse sono in continua trasformazione ed è preziosa quindi l'attività di istituzioni che, come l'Accademia della Crusca, vegliano affinché non ne venga- no tradite le fondamenta. L'appartenenza a più culture, il plurilinguismo, l'ibridazione linguistica sono, tuttavia, parte dell'esperienza dell'uomo con- temporaneo, in una fase rinnova- ta di forti migrazioni. Alla diaspora dell'italiano in us cita, con l' emigrazione di mas s a prima e quella più di carattere professionale di oggi, fa da contraltare la diaspora di altri popoli, in ingresso nella cul- tura italiana e per i quali, spesso, l'italiano è la lingua tramite per eccellenza, una sorta di "lingua franca" per dialogare tra loro, così come accadeva molti secoli fa nel Mediterraneo. In qualche modo, l'italiano, da lingua tipica di un territorio Il presidente Sergio Mattarella ha partecipato alla seconda edizione degli Stati Generali della Lingua Italiana