L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 15 GIUGNO 2017 www.italoamericano.org 41 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO L a parola "auguri" rientra nel sistema di etimi, tutti ricon- ducibili ad una radice indeuropea. Ma, la modesta por- tata del nostro lavoro a carattere divulgativo, mi dispensa dal documentare tutte le possibili soluzioni che la linguistica com- parata ci mette a disposizione. Ci accontenteremo, perciò, di collegare la parola ad un verbo greco e a tutta la famiglia di paro- le latine che trovano riscontro anche nelle antiche lingue itali- che. E su queste porteremo le nostre considerazioni. Il verbo greco è αυ̉ξάνω [auxàno] = "aumentare", che LUIGI CASALE trova riscontro nel verbo latino augeo / auxi / auctum / augère, dallo stesso significato; anche se con altre diverse sfaccettature (accezioni). I vocaboli latini, molti dei quali ancora vivi nella lingua ita- liana, sono : 1) Augeo – auctum – augmen – augmentum; 2) Auctor – auctoritas – aucto- rare – exauctorare; 3) Augur – augurium – augu- rare; 4) Augustus – augustalis – augusteum; 5) Auxilium – auxiliari – auxi- liaris; Solo per suggerire delle linee guida, ho preferito associarli per affinità di area semantica, 'Auguri' che fanno aumentare le fortune di uno Stato seguendo il criterio di analisi pro- posto da Emile Benveniste nel suo Vocabolario delle istituzioni indeuropee (pag. 396-398) [Parigi 1969 – Torino 1976]. Le corrispondenti parole ita- liane – nello stesso ordine e con lo stesso criterio – sono: 1) Aumentare, aumentato, incremento, aumento; 2) Autore, autorità, procurarsi, esautorare (congedare); 3) Àugure (antico sacerdote), augurium (augurio: rito religioso praticato dagli àuguri), augurare (divinare, consacrare, prendere gli auspici); 4) Augusto, Augustale (sacer- doti o feste), augusteo (che riguarda Augusto); 5) Aiuto, portare aiuto, ausi- liare. Quando nel 27 a.C. Ottaviano (Caio Giulio Cesare Ottaviano), in qualità di princeps, si fece attribuire dal Senato il titolo di Augustus, che poi passò in ere- dità a tutti i successori, e che finì col designare l'Imperatore come istituto e come figura giuridica, intendeva dire una cosa ben pre- cisa (mentre in realtà ne fece un'altra). Intendeva dire che egli, restaurata la Repubblica, posto fine alle guerre civili, deponeva tutte le cariche e ritornava ad essere privato cittadino. Quindi normale senatore, ma "augustus", capace cioè di accre- scere e fare aumentare la fortuna dello Stato. Una persona "autore- vole" a cui poter ricorrere in ogni momento e per ogni decisione (praticamente sempre). In effetti, finì per essere l'arbitro assoluto di ogni decisione politica, quindi il sovrano, il monarca, l'unico. Egli astutamente già aveva caricato di significato l'altra figu- ra giuridica presente nel senato, quella del princeps, assumendo- ne il nome. Il "princeps" che significa il principale, il più importante, già prima era un senatore anziano che aveva il compito di preparare l'Ordine del giorno per il Senato. Non era una magistratura, ma una funzione di ordine pratico. Intanto con Ottaviano "princeps" andrà a significare di fatto "il più autorevole". Ma la perfezione della mossa politica era stata realizzata già quando si era fatto attribuire dal Senato due funzioni importantis- sime; queste sì costituzionalmen- te sature di conseguenze politi- che: 1) la tribunicia potestas, che lo rendeva intoccabile per via di quella "sacrosanctitas" che gli riconosceva due prerogative pro- prie dei tribuni della plebe: l'in- toccabilità, e il diritto di veto sulle leggi deliberate dal Senato; 2) l' "imperium consulare et pro- consulare", cioè la facoltà di con- durre le legioni in guerra, esclusi- va propria dei Consoli quando erano nell'esercizio delle proprie funzioni. Oggi diremmo: il comandante in capo dell'esercito. Immaginate voi, tra attribuzio- ne di funzioni costituzionali e nomine onorifiche apparentemen- te irrilevanti come princeps e augustus, quanto potere si era concentrato nelle sue mani. Ma, a dire il vero, tutto questo se l'era conquistato, prima ancora, con l'autorevolezza sui campi di bat- taglia, poi con la diplomazia delle alleanze, e infine con la politica del consenso. Questo per dire la forza delle parole, ma non solo. Proprio per questo motivo il Benveniste riflettendo sulle paro- le augur, auctor, ed auctoritas, non si accontenta di porre alla base del verbo augeo il significa- to di aumentare: significato con cui questo verbo è accettato in epoca storica. (Per questo motivo prima ho seguito la sua organiz- zazione schematica). E la conferma della tesi del Benveniste, se proprio ce ne fosse bisogno, sta proprio nella capacità di Ottaviano di inculcare la nuova dimensione del potere nella mente e nel cuore dei suoi concittadini. Benveniste, attraverso la rilet- tura dell'uso delle parole augur (area della religione), auctor (capacità – più che di far crescere – di far nascere e di creare), e auctoritas (area del diritto e della morale), ritiene che all'origine anche augeo dovesse significare "avere la forza di avviare dei pro- cessi" in maniera misterica e sacerdotale. Caio Giulio Cesare Ottaviano 'Augusto' I l 7 giugno 1917 a Steubenville (O hio) nacque D ino P aul Crocetti, destinato ad entrare nella storia della musica e del cinema con il nome di D ean Martin. A 100 anni dalla sua nascita, il comune d'origine del grande crooner italo-americano, Montesilvano (Pescara) ha deci- so di celebrare il suo illustre figlio con una cerimonia che ha dato il via alle manifestazioni organizzate in sinergia con la Fondazione Dean Martin e con il patrocinio del Cram (Consiglio regionale abruzzesi nel mondo). Le manifestazioni in onore dell'artista prevedono un cartel- lone che culminerà il 28 luglio con la decima edizione del Premio Dean Martin, che tornerà a cas a dopo due edizioni a Pescara, e che il 7 giugno si sono aperte con la cerimonia di intito- lazione del PalaCongressi citta- dino al figlio di un barbiere abruzzese che, come tanti a ini- zio Novecento, scelse di lasciare la propria terra per inseguire il s ogno americano: G aetano Crocetti salutò Montesilvano il 29 agosto del 1913, per cercare fortuna in America. A cento anni dalla nascita di Dean Martin la lunga festa della 'sua' Montesilvano GENEROSO D'AGNESE L'inaugurazione che ha dato il via alle manifestazioni celebrative

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