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GIOVEDÌ 29 GIUGNO 2017 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT A d Assen la gara non pote- va finire meglio: decima vittoria in carriera per Valentino Rossi, dopo un'attesa lunga 18 gare a poco più di un anno dall'ultima in Catalogna nel 2016, e Andrea Dovizioso che diventa il nuovo leader del mon- diale. Il forlivese della italiana Ducati, ha ora 4 punti di vantag- gio su Maverick, 7 su Rossi e 11 su Marquez. Come dire che in 11 punti c'è lo show assicurato fino alla fine della stagione. Per Rossi, la vittoria numero 115 in carriera, non è solo la prima della stagione. E' qualcosa che carica. Arrivando al momen- to gius to, vis ta la caduta di Viñales, riapre le danze in classi- fica: è come se si ripartisse tutti da zero. "Il significato di questa vitto- ria? Che anche nel 2017 ho vinto almeno una gara e questo è quel- lo che conta di più. Io lavoro per quello che si prova nelle due-tre ore dopo un Gp vinto" ha detto a caldo il pesarese. Inoltre, l'89° vittoria nella classe regina e la decima sul circuito olandese, dice una cosa importante della carriera di Rossi: conquistare il Gran Premio d'Olanda vent'anni e 313 giorni dopo la prima volta, significa essere davvero grandi campioni. E anche i più longevi avendo Rossi abbondantemente superato Loris Capirossi (17 anni 49 giorni), Angel Nieto (16 anni 8 giorni) e Dani Pedrosa (14 anni 312 giorni). Oltre al record di pilota più longevo, Rossi ha battuto altri due primati: pilota più vecchio a vincere una gara di classe regina Doppio trionfo azzurro: Rossi vince ad Assen e il nuovo leader del mondiale è Dovizioso su Ducati (battendo Nello Pagani che a 37 anni e 328 giorni vinse il Gp Nazioni 1949 della 500 con la Gilera), e pilota più anziano a vincere una gara di MotoGP (battendo Troy Bayliss, che a 37 anni e 213 giorni conquistò il GP Valencia 2006 su Ducati). Dovizioso, invece, dall'alto della sua posizione di testa, che non gli era mai capitata in 10 stagioni di MotoGP nè era tocca- ta alla Ducati dal 2009 (con Casey Stoner), resta con i piedi per terra: "Ogni domenica è sto- ria a sé. Siamo veloci, possiamo lottare per il titolo: abbiamo le carte per giocarcela, lo stiamo dimostrando. Però ci sono anco- ra tante gare". Ma ammette: "Per me è un'emozione nuova: non ero mai s tato in tes ta alla MotoGP. Rossi ha vinto il Gp d'Olanda a 20 anni e 313 giorni dalla prima volta Donnarumma come potrebbe ritrovare credibilità? A proposito dell'atteggiamen- to del Milan, encomiabile per coerenza, ci si può invece inter- rogare sull'opportunità di una rigidità così rigorosa. La sensa- zione è che tutte le parti, non possano essere soddisfatte della situazione. Ricucire sarà diffici- le, ma potrebbe essere la via d'u- scita che tutti si augurano. Bisogna capire come fare e su che basi ripartire. Dopo l'Europeo la situazione si dovrà chiarire per forza di cose. Nel frattempo vanno registrate le fre- nate del Milan nelle trattative con altri portieri. UNDER 21 - Era da tempo che l'Under 21 azzurra non si presentava ai nastri di partenza dell'Europeo di categoria, con una rosa così competitiva. Cragno, Donnarumma, Scuffet, Barreca, Calabria, Caldara, Conti, Rugani, Benassi, Gagliardini, Pellegrini, Berardi, Bernardeschi e Chiesa sono le - tante - stelline più luminose di una squadra davvero forte. Segno che, probabilmente, per il calcio italiano gli anni 'poveri' di qua- lità sono definitivamente alle spalle. Onori e oneri, però: da una squadra di questo calibro era, infatti, perentorio pretendere almeno l'arrivo tra le prime 4. FORMULA INSIDIOSA - La formula dell'Europeo Under 21 di Polonia 2017 si presentava quantomeno insidiosa: tre gironi da quattro squadre, con solo le prime classificate certe del pas- saggio del turno. In aggiunta, per completare il tabellone delle Semifinali, la miglior seconda dei tre gruppi. Ogni partita, insomma, andava affrontata senza esitazioni. AVVIO LENTO - La gara d'esordio - contro la grintosa ma abbordabile Danimarca - non è stata propriamente esaltante. Gli Azzurrini, forse a causa delle aspettative molto elevate (e magari un po' distratti dal caso- Donnarumma), hanno dovuto attendere quasi un'ora per piega- re la resistenza scandinava: dopo il 'colpo' di Pellegrini (grande rovesciata), l'Italia si è liberata dalle pressioni e ha condotto la gara in porto, anche grazie al raddoppio firmato da Petagna. DISPERAZIONE - Il secondo match del Girone vedeva l'Italia incrociare con la Repubblica Ceca (piegata all'esordio dalla Germania). Il Ct Di Biagio, anche in virtù di una condizione atletica della squadra tutt'altro che brillante, ha adottato un ampio turnover (4 cambi rispetto all'esordio), gene- rando troppa confusione in mezzo al campo e, soprattutto, abbassando drasticamente il livello di attenzione dei suoi uomini, che saranno pure tecni- camente bravissimi ma, in molti casi, non brillano certo per dedi- zione e concentrazione. Risultato? Un pomeriggio tra- gico, in cui l'aggressività dei Cechi ha messo alle corde la talentuosa - e lenta - supponenza azzurra. L'1-3 del novantesimo ha frantumato le certezze dell'Under 21 italiana e, soprat- tutto, ha reso necessario centrare i 3 punti contro la temibile Germania. RISCOSSA - Contro i Tedeschi - a punteggio pieno nel girone e reduci da 12 vittorie su 12 partite negli ultimi due anni - la vittoria era dunque obbligata. Di Biagio ha rimesso le cose a posto dal punto di vista tattico (mediana titolare, Barreca terzino sinistro) ed ha escluso lo statico Petagna in favore dell'energia di Chiesa (sistemando Bernardeschi al centro dell'attacco, nel ruolo del 'falso nueve'). La Germania ha sofferto tre- mendamente a centrocampo, dove Benassi, Gagliardini, Pellegrini si sono dimostrati di categoria superiore. Alla mezz'ora la 'Mannschaft' ha regalato - con un pasticcio difensivo - il gol agli Azzurri e poi… si è messa in attesa. Questione di calcoli: per- dendo di misura i Tedeschi avrebbero passato il turno, evi- tando anche di incrociare la super-Spagna in Semifinale. Incassando lo 0-2 avrebbero potuto essere clamorosamente eliminati. L'Italia si è adeguata e, pur controllando la gara, ha pre- ferito evitare rischi inutili. SFIDA ALLA REGINA - Gli Azzurrini, così, hanno battuto la Germania e hanno vinto il Girone. La strana configurazione del torneo, però, fa sì che ad attenderli, in Semifinale, ci sia un'altra prima: la super Spagna di Asensio e Deulofeu. L'obiettivo minimo è comun- que centrato e la sfida alla regina ha certamente un fascino tutto particolare. L'Italia ha la qualità necessaria anche per impensieri- re la 'Rojta', ma servirà un match perfetto, di grande con- centrazione. La speranza, allora, è che le sirene del mercato - almeno per una notte - restino lontane da questa Under, che ha davvero tutto per farci sognare ancora un po'. Continua da pagina 42 Europeo Under 21, dalla disperazione alla sfida da sogno con la Spagna Luigi Di Biagio è il commissario tecnico dell'Under-21 italiana dal luglio 2013