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GIOVEDÌ 29 GIUGNO 2017 www.italoamericano.org 42 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT I n un'estate di calciomercato dall'andamento lento (se si escludono i tanti acquisti del Milan), è il 'caso-Donnarumma' ad alimentare le discussioni di tifosi e addetti ai lavori. Il man- cato rinnovo di contratto del gio- vane portiere rossonero è diven- tato un thriller intricatissimo, di cui è difficile ipotizzare il finale. GERMOGLIO TRA I RIFIU- TI - Il titolo di "Facce da Milan" (Comunque Milan, NDA Press, Rimini, 2017) dedicato a Donnarumma, è indicativo delle aspettative che il popolo rossone- ro riponeva nel portiere classe '99. Da subito è diventato qual- cosa di più che un predestinato dal punto di vista tecnico (nono- stante qualche imperfezione nello stile, è tra gli estremi difen- sori più precoci di tutti i tempi). Il suo più volte dichiarato attaccamento al club, il suo tifo sperticato dal campo, il suo atteggiamento semplice ma par- tecipe, i baci alla maglia, le sue parole 'dure' contro avversari storici, la sua calma, le sue 'spal- le larghe', il suo viso pulito: in stagioni tutt'altro che facili per il Milan, 'Gigio' è diventato "la" speranza a cui aggrapparsi, la promessa di un futuro migliore, il sogno di un leader 'pulito', prodotto 'in casa' e rossonero nell'anima. CARMELO RAIOLA - Detto Mino. È tra i procuratori più potenti e influenti della storia del calcio. Ha in gestione calciatori del calibro di Zlatan, Balotelli, Bonaventura (solo per citare quelli più rilevanti nel presente e nel recente passato rossonero). Non più tardi di una stagione fa ha collaborato al passaggio di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United, contribuendo a realizzare il trasferimento più costoso della storia del calcio e incassando, per l'intermediazio- ne, 27 milioni (si dice). Questo è il lavoro di Mino Raiola: procurare la massima soddisfazione - soprattutto eco- nomica - dei propri assistiti, incassando parcelle non tanto per la consulenza garantita agli atleti, quanto per il lavoro di mediazio- ne offerto nel corso dei trasferi- menti. Negli ultimi anni, poi, Raiola si è potentemente 'instal- lato' a Milanello: con la prece- dente proprietà, ha portato tanti giocatori in rossonero (Zlatan, Balotelli, van Bommel, ma anche, tra gli altri, Grimi, Ely e Mattioni) ed ha ottenuto la pro- cura di Donnarumma e Bonaventura (come rivelato da Giuseppe Bergomi a 'Sky Italia' e da Giocondo Martorelli (ex agente di Bonaventura) a 'Libero'. NESSUNA INTESA - Donnarumma, per mesi, ha agito (molto) e parlato (poco) da 'cuore rossonero'. Ma il rinnovo del suo contratto (in scadenza nel giugno 2018) si è fatto attendere. Serviva comprendere la 'sostan- za' del progetto-Milan, diceva Raiola (come riportato, a inizio giugno, da 'Sky Italia' e 'Sportitalia'). Poi bisognava tro- vare un accordo economico (il Milan ha messo sul piatto 4/5 milioni di euro a stagione, ren- dendo potenzialmente, il 18enne Donnarumma, il terzo portiere più pagato del mondo). Successivamente non si sarebbe trovato un accordo sulla clausola rescissoria da inserire nel contratto dell'estremo difen- sore. La svolta sembra essere Donnarumma, complicato intrigo del calciomercato estivo sorprendente solidarietà 'social' tra supporter di colori diversi, il portiere è stato messo alla gogna. Accusato di tradimento e di avi- dità, si è visto gettare alle spalle - durante Italia-Danimarca - una mazzetta di dollari falsi: il gesto del Milan club polacco riassume in modo eclatante il 'sentire' degli appassionati. MILAN VERTICAL - Il Milan è uscito meglio dalla vicenda. Almeno dal punto di vista mediatico. La sensazione è che Mirabelli e Fassone abbiano aiutato a far trovare la 'quadra'. In ogni caso, incassato il fra- goroso "no" di Raiola, Fassone, con una serenità maggiore della pur presente delusione, ha aperto le consultazioni per trovare un nuovo portiere. Proprio il com- pletamento della rosa - portiere compreso -, secondo Fassone, sarebbe il motivo principale della 'fretta' nella trattativa. RAIOLA A RETI UNFICA- TE - Intanto Raiola, dopo Italia- Danimarca, ha deciso di raccon- tare, a un gruppo di giornalisti, la sce il silenzio di Donnarumma. Il diretto interessato sarà giovane e sarà concentrato sull'Europeo Under 21, ma ha lasciato correre troppo. Raiola ha parlato a più riprese e così hanno fatto nume- rosi parenti e amici del portiere, contribuendo a confondere ulte- riormente la situazione. SOCIAL THRILLER - L'ultimo capitolo del caso- Donnarumma è stato affidato ai social. Poco dopo le 16 di dome- nica 25 giugno, l'account Twitter del portiere ha 'cinguettato' un legnoso (dal punto di vista social) messaggio di sostegno a Raiola, per il passato, il presente e il futuro. Inevitabile la rabbia dei tifosi, infervorati dalla man- canza di qualsivoglia pronuncia- mento sul Milan, a cui era stata preferita solo un'uscita a suppor- to dell'agente. In serata, a pochi minuti dalle 22, è apparso un post su Instagram in cui, in modo più articolato, Donnarumma chiedeva scusa per il tweet pomeridiano, e, soprattutto, pro- metteva, al termine dell'Europeo, un incontro con con il Milan per "discutere il mio rinnovo" assie- me a famiglia e agente. Mezz'ora dopo - apparentemente all'oscuro di questo post - Raiola tweettava: "DonnaRaiola X Haters 1-0 What's next?", lasciando inten- dere la comunione di intenti tra portiere e agente. Evidentemente, le parole di Raiola stridevano non poco con il post su Instagram. E allora il colpo di scena finale: Donnarumma, via Twitter, annuncia l'hackeraggio del pro- prio account Instagram e la sua imminente chiusura, poi avvenu- ta. Segno che il messaggio di apertura al Milan fosse falso? Eppure era stato approvato (tra- mite 'like') dal fratello e dal cognato del portiere… Il mistero è sempre più intricato. BILANCIO - Difficile giusti- ficare Donnarumma. È vero, un calciatore è un professionista e può legittimamente cercare di guadagnare sempre di più. Il por- tiere, però, aveva ricevuto un'of- ferta assolutamente adeguata (da top player) da parte della società che ha sempre detto di amare. Troppi gli atteggiamenti 'da milanista' per giustificare un addio senza rinnovo (la situazio- ne più dannosa per il club). Fa molto scalpore questo silenzio assordante - rotto solo da 'equi- voci' post - in cui il portiere si è trincerato da subito. Dubbi anche sull'operato di Raiola: allontana- re Donnarumma, a soli 18 anni, dall'ambiente in cui è calcistica- mente nato, è un bene per un campione ancora in fase di for- mazione? Non si tradisce così una mancanza di sicurezza? Siamo sicuri che un 18enne possa completare la propria for- mazione al 'Bernabeu' (dove non si fanno problemi a fischiare anche Cristiano Ronaldo)? E se la sua destinazione fosse italiana, STEFANO CARNEVALI Gianluigi Donnarumma è portiere del Milan, della Nazionale italiana e dell'Under-21 stata l'incontro di Montecarlo tra Raiola, Donnarumma e Massimiliano Mirabelli (Ds del Milan): tra l'agente e il dirigente i rapporti (da tempo tesi) si sono definitivamente incrinati e l'ac- cordo è divenuto impossibile. Il summit del 15 giugno - con il giocatore assente, perché in pro- cinto di esordire nell'Europeo Under 21 - nella sede rossonera, ha solo ratificato la rottura: dopo pochi minuti, Marco Fassone (Ad rossonero) ha convocato una conferenza stampa in cui ha comunicato che Donnarumma non avrebbe rinnovato il contrat- to con il Milan. "DOLLARUMMA" - Dopo l'ufficialità della decisione di Raiola e Donnarumma, le reazio- ni di tifosi e addetti ai lavori non si sono fatte attendere. Con una cominciato a costruire una squa- dra che avrebbe potuto dare 'garanzie di competitività' al portiere e al suo entourage. I Rossoneri hanno formulato un'offerta economica eccellente, contornata da ulteriori garanzie (una clausola, ma non 'low cost' come chiesto provocatoriamente da Raiola), cercando di far leva sui sentimenti da sempre dichia- rati da Donnarumma. A conti fatti, la diplomazia di Fassone non è bastata a ricucire gli strap- pi tra Mirabelli e Raiola (con il primo, come riporta 'La Gazzetta dello Sport', insospettito dai legami dell'agente con il Milan 'precedente' e il secondo sempre perplesso sulla solidità del nuovo corso rossonero): di certo il 'pressing' del Ds milanista sul- l'entourage del portiere non ha propria verità. Il procuratore ha scaricato la colpa del mancato accordo sul Ds Mirabelli, che sarebbe stato pressante e minac- cioso nella gestione della trattati- va: "Qui c'è puzza di mobbing", ha detto Raiola a 'Gazzetta'. Il Milan avrebbe forzato la mano, minacciando il giocatore di panchina per una stagione, in caso di mancato rinnovo. Oltre a queste questioni 'interne', Raiola rinfaccia al Milan una scarsa tutela del proprio assistito di fronte alle rimostranze e alle minacce dei tifosi. Colpa grave - secondo l'agente - è anche l'ec- cessiva pubblicità che il Milan avrebbe dato alla trattativa, infor- mando la stampa di ogni passag- gio. SILENZIO ASSORDANTE - In tutto questo bailamme, colpi- Continua a pagina 43