L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-13-2017

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GIOVEDÌ 13 LUGLIO 2017 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Luigi Pirandello, il Nobel italiano 'contemporaneo' 150 anni dopo la sua nascita N ew York, Philadelphia, Los Angeles, Roma, Agrigento, Bonn, Lisbona, Palermo, Salonicco, Johannesburg, Dublino, Lovanio, Monaco di Baviera, Zurigo, sono solo alcune delle città in cui, nel corso di quest'anno, è stata o verrà ricordata la nascita di Luigi Pirandello avvenuta 150 anni fa, il 28 giugno 1867 nella città sici- liana di Agrigento. Un tour plane- tario che rivela l'attualità del messaggio pirandelliano. Insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934, per la sua produzione, le tematiche affronta- te e l'innovazione del racconto teatrale, è considerato tra i mag- giori drammaturghi del XX seco- lo. Per questo importante anniver- sario, spettacoli teatrali e musica- li, iniziative editoriali, conferen- ze, gemellaggi, curati su scala internazionale dal Ministero degli Esteri, invitano a "considerare l'opera pirandelliana come luogo di negoziazione culturale, un terzo spazio attraverso cui guar- dare al mondo contemporaneo e alla cultura occidentale. La sua produzione letteraria risulta uno spazio privilegiato all'interno del quale alcune "certezze vengono messe in discussione, da quella di poter giungere a verità uniche e valide per tutti gli individui e tutte le culture, a quella di poter fare ricorso a schemi interpretati- vi del mondo fissi e strutturati su delle verità rivelate e indiscutibi- li." A 150 anni dalla sua nascita e a 81 dalla sua scomparsa, la pre- FRANCESCA GRAZIANO Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle celebrazioni per Pirandello ad Agrigento (Ph. Quirinale) interni, ciò che li muove, in ciò apparentandosi, ma sul piano squisitamente letterario, all'anali- si che nel contempo Sigmund Freud conduceva sui meccanismi della psiche. Il grande drammaturgo sicilia- no portava nel suo bagaglio cul- turale gli esiti di un romanticismo decadente, i problemi legati allo scontro col padre (colto da lui in flagrante adulterio), l'Eros e Tanatos della sua terra millenaria difficile, il superamento dei pro- blemi esistenziali legati a una tor- mentata giovinezza, tra la vita rigorosa di studente universitario a Bonn e la ritrovata libertà nella scrittura conquistata a Roma, e una maturità impegnativa. Tramontati da tempo gli ideali della società positivista, si apriva per l'uomo l'abisso, il vuoto, l'a- cuta e dolorosa consapevolezza dell'incertezza. Furono, i suoi, tempi di guerre sanguinose, di dittature feroci, disumane: noi che oggi viviamo in una società globalizzata partecipi di ogni guerra che succede nel mondo, incapaci di percepire il nostro domani, assediati da un clima di diffusa paura per un futuro che poco ci appartiene, possiamo vedere nei suoi drammi, nei romanzi, nelle sue novelle l'opera di un profeta che aveva vissuto e fatto rivivere nei suoi molteplici personaggi, nelle loro vicende, nella loro lucida follia, l'incertez- za, l'illusione della realtà. Disagi economici, un difficile rapporto con la politica, gli insuc- cessi prima, la gloria internazio- nale poi, hanno segnato la vita di Luigi Pirandello, a partire dal dramma vissuto dalla moglie Antonietta Portolano, precipitata nella follia dopo il fallimento della solfatara che aveva inghiot- tito la sua dote, fragile creatura che si perde nello smarrimento e nell'allucinazione rompendo ogni legame con la realtà. Anche lui sta per perdersi e annegare nella disperazione, pensa al suicidio, ma lo trattiene il pensiero dei figli ancora piccoli. La scrittura diviene il suo rifu- gio, scrive di notte vegliando la moglie, con quella prosa scabra ed essenziale capace di arrivare senza letteraria di Luigi Pirandello risulta più viva che mai e, in prospettiva storica, ancor più chiara e incombente, perché il secolo che si è chiuso, e il tempo presente che viviamo, continuano a sperimentare i temi più amari e sovversivi della sua arte. Ciò che allora sembrarono tematiche sperimentali sono dive- nute materia vivente, esistenziale, per chi abbia un contatto privile- giato con l'io, con il proprio pen- siero. La vita, la realtà, la storia della società, gli usi, i costumi, vennero da lui disarticolati, smontati uno per uno per capirne i meccanismi alle radici del vivere, del dolore, della verità. Scrive, capitolo dopo capitolo, assoluti capolavori come "Il fu Mattia Pascal", dove il suicidio si compie sì, ma nell'a- zione romanzesca, portando la letteratura in una dimensione mai osata o immaginata. La scrittura si fa necessaria, impellente, diventa inquisizione incessante del vivere. L'usura della vita si stratifica, congela illusioni e smentite, mentre i suoi personaggi corrono tutti verso la stasi e l'immobilità per un ecces- so di coscienza, trasferendo nella realtà il senso cristallizzato del- l'esperienza. Rivolte soffocate, libertà impedite, sensi interdetti concor- rono a condensare la propria cari- ca finchè esplodono con cupa violenza. La vitalità incontenibile, anche se contratta ed esasperata dei personaggi pirandelliani, in perpetuo conflitto con la realtà, la società, il destino, trova a volte le energie represse, le voci sepolte, altre volte si contrae ed esaspera operando all'interno una tragica involuzione e il conseguente pre- cipizio nella follia. Quella stessa realtà che - dice in "Uno, nessuno e centomila" uno dei suoi perso- naggi riportandone il pensiero - "non ci fu data e non c'è, ma dob- biamo farcela noi se vogliamo esserci e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma discon- tinua e infinitamente mutabile. La facoltà di illudersi che la realtà di oggi sia la sola vera, se da un lato ci sostiene, dall'altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà di oggi è destinata a sco- prircisi illusione domani". Il drammaturgo premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello CULTURA ARTE LIBRI PERSONAGGI

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