L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-3-2018

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GIOVEDÌ 3 MAGGIO 2018 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano IN ITALIANO | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Ter remoto di magnitudo 4.2 senza danni nè feriti in Molise T u t e l a r e i b o r g h i p e r salvare il paesaggio B orghi e centri storici: l'anima del nostro territorio, un'im- mensa ricchezza cul- turale e turistica. Ep- pure oggi, gli uni e gli altri, sono minacciati dall'incuria, da politi- che inadeguate, dalla mancanza di vigilanza e progettualità da parte delle istituzioni, dall'abbandono. La denuncia parte da Italia Nostra, organizzazione storicamente pre- posta, con le sue sezioni diffuse su tutta la penisola, alla vigilanza del territorio. Cosa fare? Parola d'ordine "rigenerare". Tutela, messa in sicurezza, infrastrutture, sviluppo sono i termini chiave per salva- guardare e valorizzare il territo- rio, i centri storici, i grandi e pic- coli borghi. Già nel 2015, Italia Nostra aveva preso l'impegno di attivare una sperimentazione nel sito Unesco di Monte Sant'Angelo in Puglia. Obiettivo del progetto il recupero del Centro Storico, delle mura medievali, dei terrazzamen- ti, e l'ampliamento della buffer zone, avviata da tempo in colla- borazione con il Comune di Monte Sant'Angelo, la Tecnische Universitaet Wien, l'Università T re minuti spettacolari. Stromboli, l'isola sici- liana appartenente al- l'arcipelago delle isole Eolie, che ospita uno dei vulcani più attivi del mondo, ha eruttato. Dopo l'intensa sequenza esplosiva che il 24 aprile scorso ha coinvolto le bocche dell'area centro-sud poste sulla terrazza Tre spettacolari minuti di eruzione (fino a 80 metri) dello Stromboli N on ha causato danni il sisma di magni- tudo 4.2 della scala Richter, che il 25 aprile ha scosso l'a- rea in provincia di Campobasso e che è stato seguito da una quindi- cina di scosse minori. Ma ha preoccupato i geologi. Il sisma non rientra nella sequenza iniziata il 24 agosto 2016 in Italia Cen- trale. Si tratta di un evento del tutto nuovo, così come era acca- duto nel 2002, quando un altro ter- remoto, un po' più forte rispetto a quest'ultimo, colpì la zona. In Molise la faglia segue un comportamento diverso rispetto alla sequenza di Amatrice perché è molto più profonda e segue un movimento orizzontale. Il movi- mento delle faglie nella sequenza iniziata il 24 agosto in Italia cen- trale è invece di tipo estensiona- le, avviene cioè una sorta di "sti- ramento". La struttura ora coin- volta sembra andare in direzione est-ovest. Finora l'area era giudicata tra le meno attive dell'Appennino mentre i sismi più forti del passa- to s i s ono verificati vers o Campobasso e verso il Gargano. C on lo scioglimento dei ghiacciai si è spostato il confine tra l'Italia e la Svizzera lungo le Alpi. Che il processo sia in atto da tempo lo sta speri- mentando a sue spese la società proprietaria del rifugio Guide del Cervino (o Testa Grigia), a 3'480 metri sul Plateau Rosa, che se- condo le ultime rilevazioni sa- rebbe sconfinato per tre quarti in territorio elvetico e oggi fatica, in un rimpallo di responsabilità bu- rocratiche tra i due Paesi, ad avere i via libera necessari ad autoriz- zare lavori di ristrutturazione im- mobiliare. Per ovviare, dal 2009 è stato creato un "confine mobile". Un'invenzione resa necessa- ria dopo che lo scioglimento ha cancellato i riferimenti storici: il confine coincide ora con la linea di cresta che è emersa e che nei pressi del Piccolo Cervino (o Klein Matterhorn) taglia a metà il rifugio e anche l'adiacente scuola di sci. Dal 1940 al 2000 il livello del ghiacciaio si è abbassato e la linea spartiacque si situa ora sulla roccia. L'arretramento è Si sciolgono i ghiacciai e cambiano i confini craterica, attorno all'1 di notte del 27 aprile, l'Istituto nazionale di Geologia e Vulcanologia, ha registrato una prima forte esplo- sione che ha interessato la bocca denominata "N2", posta nell'area settentrionale della terrazza crate- rica dello Stromboli. La durata di questo evento è stata di circa 5 secondi. I prodotti grossolani, sia litici (frammenti di lava già con- compreso tra i 100 e i 150 metri. Dei 578 km di linee spartiac- que tra l'Italia e la Svizzera, solo 40 circa si trovano su campi di neve o ghiacciai. Sugli altri confini alpini con la Francia e l'Austria, non ci sono né campi di neve né ghiacciai suscettibili di spostamento e tutto il confine si colloca sulla terraferma. Negli anni sono stati posizio- nati dispositivi di tracciamento Gps che monitorano lo sciogli- mento del ghiacciaio e, di conse- guenza, lo spostamento dei con- fini geografici. Risulta che in un secolo si è perso il 70% della superficie ghiacciata e gli scienziati non hanno abbastanza informazioni per capire se si tratta di un cam- biamento provocato dall'uomo o di una fluttuazione che tornerà in regola in un tempo analogo a quello servito per le variazioni che si registrano oggi. Tuttavia preoccupa pensare che le tra- sformazioni sono molto accele- rate rispetto a 20, 30 anni fa. Basti pensare che la velocità di fusione è dieci volte maggiore rispetto a quella degli ultimi 100 anni. solidata) che piroclastici (bran- delli di magma incandescente), si sono distribuiti principalmente in direzione ovest-nord ovest rico- prendo la parte alta della Sciara del Fuoco e rotolando abbondan- temente lungo le sue pendici. Diciassette secondi dopo la prima esplosione, ha avuto inizio un'attività di modesto fontana- mento (getto continuo di lava, in questo caso espulso a un'altezza dell'ordine di alcune decine di metri) che, gradualmente, è pas- sata a esplosioni stromboliane discontinue (spattering), interval- late da alcune esplosioni di cene- re e materiale incandescente di bassa intensità che hanno rag- giunto un'altezza massima di circa 80 metri. Successivamente, il vulcano è tornato a produrre la sua normale attività strombolia- na. Come noto, questi eventi esplosivi sono contraddistinti da una maggiore violenza rispetto all'attività stromboliana "ordina- ria". Si tratta di eventi imprevedi- bili che possono causare la rica- duta di bombe vulcaniche, lapilli e frammenti rocciosi anche abba- stanza grandi nella porzione som- mitale del vulcano, e che quindi risultano potenzialmente perico- losi per qualsiasi osservatore. Federico II di Napoli, la Scuola Ingegneria e Architettura di Bari. E il progetto è finalmente partito. In questi giorni 60 neoarchitetti austriaci hanno visitato e studiato Monte Sant'Angelo per attivare un processo di rigenerazione urbana in questo centro di 12.000 abitanti che ha un forte decre- mento demografico. Un progetto che è testimo- nianza della scelta di intervenire attivamente con delle buone pra- tiche di promozione del territorio. Ma non solo. Resta fondamentale il ruolo di vigilanza. Occorre monitorare il territorio nazionale che offre una ricaduta socio-eco- nomica notevole. I recenti dati di un'indagine del Centro Studi Turistici di Firenze e Confesercenti indicano un vero e proprio boom turistico nel 2017 per le città d'arte e, soprattutto, per i piccoli borghi, i quali hanno fatto registrare un'annata record con ben 95 milioni di presenze e una quota di stranieri molto rile- vante. La spesa turistica comples- siva, per i piccoli borghi, è stima- ta in circa 8,2 miliardi di euro, oltre la metà della quale, il 54,8%, è dovuto a turisti stranie- ri. Riunione organizzativa post-sisma della Protezione Civile nazionale L'eruzione dello Stromboli registrata dall'Istituto Nazionale di Vulcanologia

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