L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-1-2014

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GIOVEDÌ 1 MAGGIO 2014 www.italoamericano.com 21 Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Meraviglia italiana Costruzione atletica Potenza espressiva Il David. Riprende il mito bi- blico di Davide e Golia ed è sta- to scolpito tra il 1623 e il 1624, dopo che l'opera fu commissio- nata a Gian Lorenzo Bernini dal cardinale Scipione Borghese (l'opera si trova a Roma alla Galleria Borghese). Seguendo gli schemi del barocco, Bernini raffigura il David un momento prima che quest'ultimo scagli la pietra che ucciderà il gigante Golia, cogliendolo in una torsio- ne e in una espressione di sforzo con una massima tensione fisica ed emotiva. A differenza della visione rinascimentale, la visio- ne barocca del Bernini è elabo- rata nel movimento e coglie tutte le espressioni corporee che manifestano lo sforzo riportando anche il minimo particolare, in una posa sinuosa e plastica. Il viso del David sembra essere un autoritratto del Bernini alle prese con la durezza del marmo. Autoritratto Madre romana uccisa dai tedeschi. Leoncillo Leonardi è stato uno scultore, disegnatore, ceramista e poeta italiano. Nel 1944 a Roma, liberata dalle trup- pe alleate, realizza la Madre ro- mana uccisa dai tedeschi che si aggiudica il primo premio ex equo per la scultura alla mostra L'arte contro la barbarie. L'espo- sizione voleva denunciare le a- trocità del fascismo e del nazi- smo. La drammatica realtà della guerra lo spinse verso un diretto impegno politico e sociale. Con- vinto antifascista, combattè per le forze partigiane e l'arte fu un'espressione della sua convin- zione politica. Così, finita la guerra, per celebrare la parteci- pazione delle donne venete alla lotta di Liberazione, nel 1955 esegue per il comune di Venezia il Monumento alla partigiana veneta, in ceramica policroma. Arte contro la guerra La Resurrezione è un affresco di Piero della Francesca, esegui- to tra il 1450 e il 1463 circa e conservato nel Museo Civico di Sansepolcro. Mentre 4 soldati romani dormono, Cristo si leva dal sepolcro ridestandosi alla vita. La sua figura è al vertice di un triangolo immaginario, che va dalla base del sarcofago alla sua aureola. Cristo si erge solen- ne e ieratico. La costruzione geometrica della composizione rende le figure astratte e immu- tabili, quasi appartenenti a un ordine di comprensione superio- re. A questo effetto contribuisce la costruzione "atletica" della figura di Cristo, eretta e model- lata anatomicamente come una statua antica, con un piede appoggiato sul bordo, a sottoli- neare l'uscita dal sarcofago, e la mano destra che regge il vessil- lo crociato, emblema del suo trionfo. Cattedrale di Trani o di San Nicola Pellegrino. Inserita nella lista delle "meraviglie italiane", anche per l'affaccio sul mare, si tratta di un esempio di architet- tura romanica pugliese. La sua costruzione è legata alle vicende di san Nicola Pellegrino, risalenti all'epoca della dominazione nor- manna. Fu costruita usando la pietra di Trani, un materiale da costruzione tipico della zona: un tufo calcareo, estratto dalle cave della città, caratterizzato da un colore roseo chiarissimo, quasi bianco. La chiesa si distingue per il suo vistoso transetto e per l'uso dell'arco a sesto acuto nel passag- gio situato sotto il campanile, fenomeno non molto diffuso nel- l'architettura romanica. Una visi- ta all'interno rivelerà che si tratta di una chiesa doppia, con sot- tostante ipogeo. La torre campa- naria accanto alla facciata fu eretta soltanto nel Trecento. Volto di Cristo giudice. L'o- pera più rappresentativa di Pietro Cavallini, tra i più importanti esponenti della scuola romana del XIII secolo, sono gli affres- chi della basilica di Santa Cecilia in Trastevere. La scelta della tec- nica dell'affresco offre notevoli spunti stilistici che il mosaico bizantino non permetteva, so- prattutto nei panneggi che con il chiaroscuro danno alla scena rap- presentata una tridimensionalità e una potenza espressiva di grande spessore drammatico. In questa ottica si legge il Giudizio Universale, l'opera capolavoro del maestro romano. Con questi affreschi datati 1293 la pittura romana si affianca e supera i mo- delli toscani anche se in contem- poranea il giovane Giotto impor- rà la sua visione artistica e i suoi modelli in tutta la pittura dal Trecento in poi.

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